Jerzy Grotowski: differenze tra le versioni

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*L'attore, almeno in parte, è un creatore, un modello e una creazione racchiusi in un unico oggetto. Non deve essere sfrontato poiché ciò porta all'esibizionismo. Deve aver coraggio, non soltanto il coraggio di esibire se stesso, un coraggio passivo, potremmo dire, il coraggio dell'indifeso, ma anche il coraggio di penetrare se stesso.
*L'attore deve essere disposto sempre ad intraprendere l'atto creativo nel momento esatto deciso dal gruppo. Da questo punto di vista, la sua salute, le sue condizioni fisiche, e tutte le sue faccende private cessano di essere soltanto affare suo personale.
*L'attore non deve illustrare ma compiere un "atto dell'anima" tramite il suo organismo. Si aprono così, davanti a lui, due alternative estreme: egli può vendere, disonorare, il suo essere concreto e "incarnato" facendo di sé un oggetto di prostituzione artistica: oppure può donare se stesso, santificando iiil suo essere concreto e "incarnato".
*La creatività, soprattutto per quanto riguarda la recitazione, è sincerità senza limiti benché disciplinata: cioè articolata mediante segni. Il creatore da questo punto di vista non dovrebbe perciò incontrare limiti nel suo materiale.
*Nella nostra ricerca di liberazione raggiungiamo il caos biologico. Soffriamo soprattutto di una mancanza di totalità, che ci porta alla dispersione e alla dissipazione di noi stessi.