Ferruccio de Bortoli: differenze tra le versioni

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*[[Tommaso Besozzi|Besozzi]] smontò la goffa verità ufficiale sulla fine del bandito di Montelepre {{NDR|[[Salvatore Giuliano]]}} e consentì di capire meglio i legami tra la mafia non solo siciliana — che si sbarazzò dell’ormai scomodo Turiddu — la politica e diversi apparati dello Stato.<ref name=":0">Citato in Ferruccio de Bortoli, ''[http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_11/tommaso-besozzi-la-vera-storia-del-bandito-giuliano-milieu-48dcf05c-1edb-11e7-a4c9-e9dd4941c19e.shtml E Besozzi smontò le bugie. Luce sul bandito Giuliano]'', ''Corriere.it'', 12 aprile 2017</ref>
*{{NDR|Tommaso Besozzi}} È insieme cronista e storico. Scopre i fili invisibili del potere mafioso, le convenienze che spingono i poteri forti dell'isola a servirsi del bandito giustiziere, a commissionargli la strage di Portella della Ginestra del primo maggio del 1947.<ref name=":0" />
*{{NDR|Su [[Dario Mellone]]}} Voleva dedicarsi, anima e corpo, alla sua grande passione: la pittura. Un amore solitario e totale. Quando lo andavo a trovare non era raro che mi intrattenesse sulle sue ultime opere. Me le spiegava con dovizia di particolari uscendo per un attimo dal carattere timido e rsiervatoriservato.<ref>Citato in [[Gian Antonio Stella]], ''Il mondo spiegato a china <small>Sport, delitti, Milano: cioè la vita. Le tavole di Dario Mellone non avevano confini</small>'', ''Corriere della Sera'', 15 dicembre 2020.</ref>
 
==Note==