Ferruccio de Bortoli: differenze tra le versioni

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[[File:Ferruccio De Bortoli - Festival Economia 2013.JPG|thumb|Ferruccio Dede Bortoli]]
'''Ferruccio Dede Bortoli''' (1953 – vivente), giornalista italiano.
 
==Citazioni di Ferruccio Dede Bortoli==
{{Cronologico}}
*Lei, combattente irriduci­bile dal suo eremo americano, amava andare con­trocorrente. Ma da sola.<ref>Dalla prefazione a [[Oriana Fallaci]], ''La rabbia e l'orgoglio'', Bur-Rizzoli, 2009; citato in ''[http://www.corriere.it/cultura/09_settembre_08/rabbia_orgoglio_fallaci_de_bortoli_cc4658c8-9c36-11de-a226-00144f02aabc.shtml Così nacque la rabbia. E l'orgoglio]'', ''Corriere.it'', 8 settembre 2009.</ref>
*[[Carlo Maria Martini|Martini]] sempre attento a non sommergere con la propria cultura l'interlocutore, discreto nell'entrare nelle vite degli altri ma generoso nel comprenderne le debolezze, nel porsi umilmente nella condizione di chi soffre, di chi non crede più o non ha mai creduto. <ref>Dalla prefazione a [[Carlo Maria Martini]], ''Il comune sentire'', Bur, 2011.</ref>
*La [[corruzione]] è una tassa occulta, frena gli investimenti esteri, distorce i mercati, umilia il merito e calpesta la cittadinanza. <ref>Da ''[http://www.corriere.it/editoriali/12_febbraio_12/de-bortoli-anni-perduti-scelte-urgenti_846661ba-5548-11e1-9c86-f77f3fe7445c.shtmlAnni perduti scelte urgenti]'', ''Corriere della sera'' 12 febbraio 2012, p. 1.</ref>
* Uno [[Stato di diritto]] si regge sulla [[separazione dei poteri]] e sul principio costituzionale di [[uguaglianza]], anche e soprattutto di fronte alla legge.<ref name="Prima">Da ''[http://www.corriere.it/editoriali/13_agosto_03/prima-di-tutto-paese-de-bortoli_8556ccf8-fbfb-11e2-a7f2-259c2a3938e8.shtml Prima di tutto viene il Paese]'', ''Corriere della Sera'', 13 agosto 2013.</ref>
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*Con il tempo, cari lettori, ho imparato che i giornali devono essere scomodi e temuti per poter svolgere un'utile funzione civile. Scomodi anche quando sono moderati ed equilibrati come il ''Corriere''. La verità è che i bravi giornalisti spesso ne sanno di più di coloro che vorrebbero zittirli. In questo Paese, di modesta cultura delle regole, l'informazione è considerata da gran parte della classe dirigente un male necessario. Uno dei tanti segni di arretratezza. Piaccia o no, le notizie sono notizie. I fatti sono i fatti, anche quando smentiscono le opinioni di chi scrive. E le [[inchiesta|inchieste]] sono un dovere civile, oltre che professionale. Perché le democrazie si nutrono di trasparenza e confronto, di attenzione e rispetto. Dove c'è trasparenza c'è riconoscimento del merito, concorrenza e crescita. Nell'opacità si regredisce. Una società democratica non deperisce solo se ha un’opinione pubblica avvertita e responsabile, alla quale – come diceva [[Luigi Einaudi]], collaboratore del Corriere e presidente della Repubblica – devono essere forniti gli ingredienti utili per scegliere. Non solo nelle urne ma nella vita di ogni giorno. Conoscere per deliberare. L'opinione pubblica, architrave di una democrazia evoluta, è composta da cittadini con spirito critico non da sudditi che se le bevono tutte. E le opinioni vanno rispettate. Tutte.<ref name="saluto">Da ''[http://www.corriere.it/cronache/15_aprile_30/saluto-lettori-direttore-de-bortoli-risultati-prospettive-sistema-corriere-f5e2b332-eefd-11e4-a9d3-3d4587947417.shtml Il saluto di Ferruccio de Bortoli ai lettori del Corriere della Sera «I giornali devono essere scomodi»]'', ''Corriere.it'', 30 aprile 2015.</ref>
*Del giovane caudillo [[Matteo Renzi|Renzi]], che dire? Un maleducato di talento. Il Corriere ha appoggiato le sue riforme economiche, utili al Paese, ma ha diffidato fortemente del suo modo di interpretare il potere. Disprezza le istituzioni e mal sopporta le critiche.<ref name="saluto" />
*[[Tommaso Besozzi|Besozzi]] smontò la goffa verità ufficiale sulla fine del bandito di Montelepre {{NDR|[[Salvatore Giuliano]]}} e consentì di capire meglio i legami tra la mafia non solo siciliana — che si sbarazzò dell’ormai scomodo Turiddu — la politica e diversi apparati dello Stato.<ref name=":0">Citato in Ferruccio Dede Bortoli, ''[http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_11/tommaso-besozzi-la-vera-storia-del-bandito-giuliano-milieu-48dcf05c-1edb-11e7-a4c9-e9dd4941c19e.shtml E Besozzi smontò le bugie. Luce sul bandito Giuliano]'', ''Corriere.it'', 12 aprile 2017</ref>
*{{NDR|Tommaso Besozzi}} È insieme cronista e storico. Scopre i fili invisibili del potere mafioso, le convenienze che spingono i poteri forti dell'isola a servirsi del bandito giustiziere, a commissionargli la strage di Portella della Ginestra del primo maggio del 1947.<ref name=":0" />
 
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{{DEFAULTSORT:Dede Bortoli, Ferruccio}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]