Anthony Ashley-Cooper, III conte di Shaftesbury: differenze tra le versioni

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Guido De Ruggiero: citazioni su
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*Lo [[spirito]] che si affina, posando appena lo sguardo sugli altri oggetti, trascurando i corpi e le forme comuni – dove rimane appena un'ombra di bellezza – ambiziosamente agogna di tornare alla propria fonte e scorge nell'intelligenza prima il paradigma della forma e dell'ordine.<ref name=Spedicato>Citato in [[Eugenio Spedicato]], ''La strana creatura del caos: idee e figure del male nel pensiero della modernità'', Donzelli Editore, Roma, 1997. ISBN 88-7989-348-3</ref>
*Non vi è cosa più divina della [[bellezza]], la quale, non appartenendo al corpo e non avendo principio o esistenza se non nello spirito e nella ragione, può essere svelata e appresa da questa parte più divina di noi, quando essa contempla se stessa, unico oggetto degno di lei.<ref name=Spedicato/>
 
==Citazioni su Shaftesbury==
*Antonio Ashley Cooper, conte di Shaftesbury [...], fu dallo stesso Locke iniziato agli studi. Ma amò seguire una propria via, sotto l'impulso di un temperamento rapsodico, più incline alle effusioni e alle confessioni personali, che non alla ricerca metodica. Anche la sua vita esteriore fu un continuo peregrinare per l'Europa, in cerca di un clima più adatto alla sua precaria salute; e in uno di questi viaggi morì, ancor giovane, a Napoli, lasciando nella cultura meridionale qualche traccia del suo passaggio. ([[Guido De Ruggiero]])
 
==Note==