Friedrich Nietzsche: differenze tra le versioni

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*[...] è possibile che oggi nel popolo, nel basso popolo, cioè tra i contadini, si trovi ancor sempre una relativa nobiltà del gusto, un senso della venerazione maggiore che nel ''demi monde'' dello spirito, lettore di giornale, nei dotti. (263; 1997)
*Il [[successo]] è sempre stato il più grande bugiardo. (269; Rimini, 1996)
*Oh! i sapienti del cuore indovinano quanto povero, perplesso, presuntuoso, facile ad errare, più facile ancora a distruggere che a salvare è anche il migliore, il più profondo amore! – È possibile che la santa leggenda della vita di ''Gesù'' celi uno dei casi più dolorosi del martirio che proviene dalla ''scienza dell'amore'': il martirio d'un cuore purissimo ed ardente che non si sentiva pienamente soddisfatto da alcun amore umano e che sempre ''domandava'' d'essere amato ancora, che lo domandava ruvidamente, follemente, con degli scatti terribili contro chi gli negava amore; la storia d'un povero assetato incapace a mai dissetarsi nell'amore, che doveva {{sic|imaginare}} l'inferno per precipitarvi coloro che non ''volevano'' amarlo, – e che finalmente avendo acquistato la ''scienza dell'amore'' umano, dovette {{sic|imaginare}} un Dio ''tutto'' amore, tutto ''potenza'' d'amore, – il quale ha pietà dell'amore umano, perché è un amore tanto meschino, tanto ignorante! Chi sente in tal modo, chi giunge a ''conoscere'' a tal punto l'amore –, va in ''cerca'' della morte.<br>Ma perché occuparsi di cose sì dolorose? Semprecché non vi si sia costretti! (269, 1898)
*«Male! male! Come? Se ne sta forse tornando ... indietro?» Sì! Ma lo comprendete male, se vi lagnate di ciò. Arretra, ma a somiglianza di chiunque voglia spiccare un gran salto ... (280; 2007)
*Vivere con immensa e superba imperturbabilità; sempre al di là. (284; 2007)