Claudio Bisio: differenze tra le versioni

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+ 3 da Pedrinelli
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*In tutte le cose si può vedere l'aspetto comico. In una recente intervista [[Dario Fo]] diceva giustamente che la vera comicità nasce sempre dalle tragedie. Da quelle grandi, e parlava degli scrittori ateniesi della commedia, che prendevano spunto dalle guerre, ma anche dalle piccole tragedie quotidiane, come ad esempio quella di uno che non riesce ad aprire un computer...<ref name="wuz" />
*{{NDR|Parlando di [[Giorgio Gaber]]}} Lui comunque ci ha insegnato a essere dei [[Gian Burrasca|Gianburrasca]], sul palco. Occhi aperti, provocare sempre, curiosità estrema. [...] Il punto è che spesso Gaber riusciva a vedere, tra bianco e nero, il grigio. Cioè la realtà vera. Oltre le etichette e le apparenze.<ref>Citato in Pedrinelli, p. 42.</ref>
*{{NDR|Parlando di Giorgio Gaber}} Però lo faceva apposta, a toccare nervi scoperti. L'ha sempre fatto; e in fondo questa è stata la cosa che me lo faceva amare di più. Parlava di [[Bettino Craxi|Craxi]] o [[Ciriaco De Mita|De Mita]], criticava certa sinistra, faceva satira pura... Ma alla fin fine, di base, si rivolgeva sempre all'uomo. Puntando spesso il dito persino contro di sé, in spettacoli che proponevano testi di taglio quasi psicanalitico, in brani che indagavano i rapporti tra l'uomo e il suo inconscio. E ovviamente, puntando spesso il dito pure verso i suoi simili, cioè noi. Come devono fare i grandi artisti, si assumeva il rischio di denunciare. E di predendersiprendersi i relativi fischi.<ref>Citato in Pedrinelli, pp. 41-42.</ref>
*Sotto la quarta non può essere vero amore. (dalla canzone ''Sotto la quarta non può essere vero amore'').