Ayrton Senna: differenze tra le versioni

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*È stato un "mentore", soprattutto dal punto di vista della professionalità, non solo per me. Ha dimostrato a tutti che si può continuare a lavorare duramente e senza porsi limiti anche quando si è già dotati di un talento incredibile, ha portato la professionalità ad un livello più alto. ([[Valtteri Bottas]])
*Era incredibile la sua meticolosità con gli ingegneri, mi ha insegnato davvero molto, aveva una grande etica. Esistevano comunque due Ayrton, uno dentro la vettura e un altro fuori da quest'ultima: il primo era focoso, spietato e concentrato. Il secondo gentile, buono e preciso. ([[David Coulthard]])
*Io l'ho conosciuto nel 1982, quando ancora non era nessuno e girava in Formula Ford, una specie della nostra Formula 4 attuale, ma ancora più rustica. Ayrton correva in [[Inghilterra]] in quel periodo e il mio pilota di allora, Paolo Barilla [...] mi disse di andare a vedere questo ragazzo. Senna frequentava molto [[Parma]] perché, allora, era il centro del mondo per i kart. [...] Insomma, andai a vedere Ayrton Senna prima in Inghilterra e poi a Hockenheim in [[Germania]] e scoprii un ragazzo che aveva sei marce in più rispetto a tutti gli altri. Un talento abbagliante. A Hockenheim lo invitai a cena e gli offrii un contratto da professionista per correre con la Minardi, lui mi ringraziò tantissimo — ero il primo a fargli questo tipo di offerta — ma disse che aveva già pianificato tutto il suo futuro: doveva diventare campione di Formula 1 nel 1988. {{NDR|«E infatti ha vinto proprio in quell'anno il suo primo titolo mondiale»}} In seguito ci siamo sentiti e frequentati spesso. Non ho mai lavorato con lui come pilota, ma ho avuto momenti molto belli da consigliere: quasi da fratello maggiore. L'ultimo purtroppo è stato il sabato sera prima dell'incidente a [[Imola]]. Mi diceva sempre che, dopo la vittoria del quinto titolo mondiale — per pareggiare il record di allora di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] —, sarebbe venuto a correre da noi per far diventare grande la Minardi. ([[Gian Carlo Minardi]])
*Mi sentii come se avessi lasciato la Formula 1 un'altra volta. Dopo non ho mai più visto il nostro [[sport]] nella stessa maniera. Fu qualcosa di enorme, di incredibile. Ci penso sovente. Sono passati tanti anni e mi accorgo che io e Ayrton manteniamo la stessa popolarità. Perché nelle nostre sfide abbiamo scritto alcune delle più belle pagine di questo sport. [...] È stata una perdita irreparabile, che fa ancora male. Non si può dimenticare. Adesso, a parte l'anniversario di questi giorni, si cerca di non parlarne molto. Ma il pensiero resta. ([[Alain Prost]])
*Non ho ancora visto un altro Ayrton. Probabilmente [[Michael Schumacher]] è stato uno di quelli che si è avvicinato di più a lui. Ma Schumacher guidava con la testa, Senna con il cuore. Schumacher è stato uno dei piloti più completi, Senna era più naturale. ([[Martin Brundle]])