Ettore Cantoni: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Creata pagina con "{{PDA}} '''Ettore Cantoni''' (1888 – 1927), scrittore italiano. ==Incipit di ''Quasi una fantasia''== La bontà, il sacrificio, la disciplina, l'amore allo studio, l'af..."
 
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
'''Ettore Cantoni''' (1888 – 1927), scrittore italiano.
 
==[[Incipit]] di ''Quasi una fantasia''==
===[[Incipit]]===
La bontà, il sacrificio, la disciplina, l'amore allo studio, l'affetto ai parenti e tante virtù e tanti doveri che s'insegnano ai ragazzi son tutte bellissime cose, così a parole; ma in realtà non sono che una lustra, un candido velo teso dinanzi ai loro occhi, dietro il quale i grandi nascondono le loro infamie e i loro impudichi segreti.
 
===Citazioni===
*Perché bisogna sapere che [[Gli uomini si dividono in due categorie|il mondo si divide in due categorie]]: i grandi e i piccoli, tra cui ferve diuturnamente una lotta accanita: tragica ed ìmpari lotta fra il male e il bene, fra i grandi forti, ricchi, prepotenti ed i piccoli che per il duro combattimento non sono armati che di una tenace e disperata volontà di vivere e anche, perché non dirlo?, di un'intelligenza più robusta e svelta. Sì, i piccoli sono più intelligenti, perché son essi che rinnovelleranno il mondo; mentre i grandi noi li vediamo beati nella loro ignavia, conservatori d'ogni più vetusto ordinamento, intenti solo ad angariare i loro nemici sotto il manto ipocrita dell'affetto e a nascondere in strani, spesso notturni conciliaboli i loro innominabili misteri. Ànno fini diversi, ànno armi occulte, ànno un cifrario per i segni convenzionali, per cui, anche senza far mostra, s'intendon fra di loro; sanno molte cose paurose che dovrebbero pur dire e che non dicono; – anzi s'industriano a renderle ancora più paurose per la cura gelosa che si danno di non tradirsi mai, nemmeno per isbaglio. (cap. I, p. 4)
*Avevano tanta esperienza della vita da conoscere quanto importi ispirare alle masse reverenza e prestigio e quanto tale scopo s'ottenga più con mezzucci puerili che non con l'effettiva grandezza. La genialità vera va posta nell'elaborazione dei piani grandiosi che il capo coordina in solitudine e non dev'esser data in pasto alla folla, che d'ogni cosa non comprende se non l'esteriorità più grossa ed immediata. (cap. VIII, p. 139)
 
==Bibliografia==
Line 10 ⟶ 15:
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
{{s}}
 
[[Categoria:Scrittori italiani]]