Guido Mazzoni (letterato): differenze tra le versioni

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*Quegli {{NDR|[[Cesare Guasti]]}} che il Carducci chiamò, con un sorriso, uomo e scrittore egregio «quando non si ricordava d'essere segretario della Crusca», sarebbe rimpicciolito se altri lo stimasse principalmente un accademico, sia pure, non che egregio, eccellente. Fu bibliografo e illustratore diligentissimo ed erudito della sua Prato, nella ''Bibliografia pratese'' e nei ''Calendari'' che rammentammo, catalogò carte di archivio, e resse l'Archivio di Stato in Firenze con senno; narrò in due volumi ricchi non di minuzzaglie sole, quali il Carducci le disse, ma di notizie e, quanto era del tema, di idee, le memorie del suo maestro Giuseppe Silvestri [...].<ref>Da ''[https://archive.org/details/pt2storialettera09bert/page/n6/mode/1up L'Ottocento]'', Parte seconda, p. 1089 in ''Storia letteraria d'Italia scritta da una società di professori'', Casa editrice dottor Francesco Vallardi, Milano, 1913.</ref>
 
*[...] quel tanto lavoro {{NDR|del Guasti}} ricomparve tutto, in un armonico complesso, proprio là dove al Carducci, in un momento di malumore, parve che il Guasti fosse minore di sé; nei rapporti ed elogi accademici letti nella Colombaria e nella Crusca. Essi, e le prefazioni alle Lettere della Macinghi Strozzi e a quelle di Ser Lapo Mazzei, e altrettali prose, sono di attica venustà; non rettoricamente addobbate, e pure ornate; non fiorentinescamente plebee, e pure vivaci di ogni grazia toscana; non pedantescamente gravi, e pure piene di proficua dottrina nel sapiente ordine del periodare che si conveniva alla dignità delle occasioni.<ref>Da ''L'Ottocento'', Parte seconda, p. 1089 in ''Storia letteraria d'Italia scritta da una società di professori'', Casa editrice dottor Francesco Vallardi, Milano, 1913.</ref>
 
==''Il teatro della rivoluzione''==