Buddhismo Zen: differenze tra le versioni

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*Le opere di Daisetz Teitaro Suzuki sullo Zen sono da annoverare tra i più alti contributi del secolo allo studio del Buddhismo attuale, così come lo stesso Zen rappresenta il frutto migliore germogliato dall'albero le cui radici sono raccolte nel [[Canone Pali]]. Non possiamo essere abbastanza grati all'autore sia perché egli ha reso lo Zen più accessibile alla cultura occidentale sia per il modo con cui egli ha raggiunto lo scopo. ([[Carl Gustav Jung]])
*Lo Zen, che ebbe origine in seno al Buddhismo fu fortemente influenzato dal [[Taoismo]], si vanta di essere «senza parole, senza spiegazioni, senza istruzioni, senza conoscenza». Esso si concentra quasi interamente sull'esperienza di illuminazione e si interessa solo marginalmente di interpretare questa esperienza. Un pensiero Zen molto noto dice: «Nell'istante in cui parli di una cosa, essa ti sfugge». ([[Fritjof Capra]])
*Lo Zen, come ogni mistica, può esser compreso solo da chi è egli stesso un mistico e perciò non cade nella tentazione di carpire per altre vie ciò che l'esperienza mistica di nega. ([[Eugen Herrigel]])
*Nei monasteri Zen i monaci siedono per anni, tutto il giorno. Penserai che stiano meditando. No! Stanno semplicemente seduti, in silenzio. ([[Osho Rajneesh]])
*Per lo Zen, gli atti più comuni possono essere compiuti con spirito religioso e debbono elevare la nostra vita. ([[Jorge Luis Borges]])
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*Quando nello Zen viene chiesto "Che cos'è il Buddha?", si dovrebbe alzare la mano chiusa a pugno come unica risposta. Quando viene chiesto: "Qual è il significato supremo della Legge Buddhista?", prima che scompaia l'eco dell'ultima parola si dovrebbe rispondere: "Un ramo di pruno in fiore", oppure: "Il cipresso nel Giardino". ([[Takuan Sōhō]])
*Un quarto di secolo dopo il martirio del Giappone, l'Occidente democratico putrefatto dal contagio di Marx, di Freud, della rinata Sinagoga e della Chiesa di Giuda, viene preso da un'infatuazione ignorante e sordida meno per il Buddhismo di "esportazione" che per uno dei suoi aspetti più sublimi, cioè lo Zen. È impossibile dire quali aberrazioni siano derivate da questa parola. [...] È stato giustamente detto che il Buddhismo era destinato a morire in India, se fosse stato abbandonato alle proprie risorse e non fosse penetrato in Cina, dove rifiorì in modo tanto sorprendente quanto ammirevole. Il Buddhismo ''mâhâyana'' a contatto col pensiero cinese si divise: da una parte, secondo le dottrine dello Zen (ed anche del Kegon e del Tendai), che fecero appello ai lati pratici e intellettuali della ''forma mentis'' cinese, e dall'altra, secondo i nuovi principi del Jôdo, o dottrina della "Pura Terra", che favorirono i bisogni spirituali della mentalità cinese. Queste dottrine e principi, fin dall'XI secolo, trovarono la sostanza ad essi più adatta nell'animo giapponese. Questa forma di Buddhismo è incontestabilmente uno dei più alti metodi dello spirito umano ed una delle più perfette discipline che l'uomo abbia creato per uscire da sé stesso, dimenticando il labirinto delle sue contraddizioni. È stato scritto, non a torto, che tutti gli altri "sentieri" – religiosi o filosofici – girarono intorno alla "montagna", ma lo Zen, simile ad una strada romana, ride di vani ostacoli e va in linea retta dai piedi alla cima della montagna. ([[Pierre Pascal (poeta)|Pierre Pascal]])
*Veder collegare lo Zen — qualunque cosa s'intenda per esso — con il tiro con l'arco deve apparire alla prima un intollerabile avvilimento. Anche se per generoso spirito di conciliazione si accettasse di considerare il tiro con l'arco un'"arte", difficilmente si sarebbe disposti a cercare in essa qualcosa di diverso da una prestazione chiaramente sportiva. Ci si aspetterà dunque di sentir parlare di mirabolanti prodezze di maestri d'arco giapponesi, i quali hanno il privilegio di potersi richiamare a una veneranda tradizione nell'uso dell'arco e delle frecce, mai definitivamente abbandonata. Sono infatti soltanto poche generazioni che nell'Estremo Oriente le armi moderne hanno soppiantato, s'intende in caso di guerra, i vecchi strumenti di combattimento; ma l'uso di questi non venne mai interrotto e continuò a diffondersi, e da allora viene coltivato in una cerchia sempre più vasta. Chi si attenderà dunque una descrizione del modo particolare con cui si pratica oggi in Giappone il tiro con l'arco come sport nazionale? ([[Eugen Herrigel]])
 
===[[Bodhidharma]]===