Carlo Michelstaedter: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+1.
Riga 4:
 
==Citazioni==
*''Amico – mi circonda il vasto mare | con mille luci – io guardo all'orizzonte | dove il cielo ed il mare | lor vita fondon infinitamente. – | Ma altrove la natura aneddotizza | la terra spiega le sue lunghe dita | ed il sole racconta a forti tratti | le coste cui il mare rode ai piedi | ed i verdi vigneti su coronano. | E giù: alle coste in seno accende il sole | bianchi paesi intorno ai campanili | e giù nel mare bianche vele erranti | alla ventura. – || A me d'accanto, sullo stesso scoglio | sta la fanciulla e vibra come un'[[alga]], | siccome un'alga all'onda varia e infida | φιλοβαθεία. - | S'avviva al sole il bronzo dei capelli | ed i suoi occhi di colomba tremuli | guardano il mare e guardano la costa | illuminata. – | Ma sotto il velo dell'aria serena | sente il mistero eterno d'ogni cosa | costretta a divenire senza posa | nell'infinito. | Sente nel sol la voce dolorosa | dell'universo, – e l'abisso l'attira | l'agita con un brivido d'orrore | siccome l'onda suol l'alga marina | che le tenaci aggrappa | radici nell'abisso e ride al sole. - '' (in ''Poesie'', 1987, p. 15)
*[...] ''e gli uomini cercavano [[riposo]] | al lor ozio laborioso'' [...]. (da ''I figli del mare'', in ''Poesie'')
*{{NDR|[[Henrik Ibsen]]}} Dopo [[Sofocle]], è l'artista che più m'è penetrato e m'ha assorbito. (da ''Epistolario'', a cura di S. Campailla, Adelphi, Milano, 1983)