Diego Fusaro: differenze tra le versioni

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Battendo risolutamente in breccia ogni surmoderna deriva nichilistico-oltreomistica, inquadro paleo-borghesemente, reazionariamente, la citazione nelle tradizionali, spietate sovrastrutture gerarchico-linguistiche dell'ordine alfabetico.
Esco, sia pure per un attimo, dall'anulus aeternitatis, frango il ferreo cerchio dell'ouroboros ed entrando nel dominio della Finitudine, del Dasein, della Mondità , del kali Yuga, e del divenire storico, inserisco la data.
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*{{NDR|Su [[Giordano Bruno]]}} [...] egli è diventato simbolo della libertà di pensiero, un simbolo strano si dovrebbe aggiungere, in quanto c'è spesso stato chi di lui ha fatto un eroe laico, il che è vero fino ad un certo punto: è vero che è andato contro alla chiesa cattolica, però poi il contenuto della sua filosofia è tutto fuorché laico.<ref name=Bruno>''[http://www.filosofico.net/bruno.htm Giordano Bruno]'', ''Filosofico.net''.</ref>
*Ho già espresso in più occasioni, peraltro senza ambiguità di sorta, il mio giudizio sull'antiberlusconismo e sul berlusconismo. Si tratta di due fenomeni altamente ripugnanti, dei quali tuttavia il primo è – se mai è possibile – ancora più osceno e disgustoso del secondo. E questo per molte ragioni. Ne ricorderò unicamente una, su cui già ho insistito ad abundantiam. L'antiberlusconismo, con cui la sinistra ha identificato il proprio pensiero e la propria azione negli ultimi vent'anni, rappresenta l'esempio insuperato della volgarità della [[sinistra in Italia|sinistra italiana]] in ogni sua gradazione. L'antiberlusconismo ha, infatti, permesso alla sinistra di occultare la propria adesione supina al capitale dietro l'opposizione alla contraddizione falsamente identificata nella figura di un'unica persona, secondo il tragicomico transito dal socialismo in un solo paese alla contraddizione in un solo uomo. Così facendo, la sinistra si è potuta volgarmente riciclare, aderendo al monoteismo del mercato e dirottando su un'unica persona la contraddizione contro cui combattere. Come l'odierno antifascismo in assenza integrale di fascismo, così l'antiberlusconismo ha svolto il ruolo di fondazione e di mantenimento dell'identità di una sinistra ormai conciliata con l'ordine neoliberale. Ingiustizia, miseria e storture d'ogni sorta hanno così cessato di essere intese per quello che effettivamente sono, ossia per fisiologici prodotti dell'ordo capitalistico, e hanno preso a essere concepite come conseguenze dell'agire irresponsabile di un singolo individuo.<ref>Da ''[http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/lidiotismo-dellantiberlusconismo-11961.html L'idiotismo dell'antiberlusconismo]'', ''LoSpiffero.com'', 5 agosto 2013.</ref>
*[...] il capitalismo nella seconda metà del novecento [...] abbandona la destra come proprio scenario simbolico di riferimento e diventa capitalismo gauchiste, perche?, perché il capitalismo deve distruggere i valori della borghesia, questo è stato il '68, un momento di emancipazione non dal capitalismo, bensì del capitalismo che ha messo in congedo i valori tradizionali della borghesia per imporre la nuda logica della mercificazione integrale, [...] incompatibile nella sua essenza con la borghesia {{NDR|che}}, pur contraddittoria, aveva un mondo valoriale e etico borghese di valori religiosi, morali, che alla lunga erano incompatibili con la logica di sviluppo del capitalismo, il quale dunque doveva mettere in congedo la borghesia e aprirsi a una fase post borghese di capitalismo illimitato. [[Friedrich Wilhelm Nietzsche|Nietzsche]], come teorico dell'Oltreuomo che distrugge i valori della tradizionale forma borghese era l'autore-chiave per favorire questo passaggio sul piano simbolico ideale. Quindi il capitalismo prima ha bisogno di un Nietzsche teorico del Superuomo di destra, e poi, in seconda battuta, ha bisogno di un Nietzsche teorico dell'Oltreuomo di sinistra che uccide i valori borghesi e favorisce ipso facto l'avvento di un capitalismo post borghese e superomistico nel senso di oltreomistico, dell'uomo al di là della borghesia tradizionale. Da questo punto di vista io credo che la filosofia di Nietzsche possa essere letta come filosofia politica in relazione con la logica di sviluppo dialettico del capitalismo, mostrando peraltro come la generazione del {{sic|'78}} che era per sua essenza una generazione nietzscheana, che aspirava all'oltreuomo, al di là dei valori borghesi, etici, religiosi, sia poi precipitata dalla figura dell'Oltreuomo alla figura, anch'essa nietzscheana, dell'Ultimo Uomo, colui che non crede più in nulla, e che vive nel nichilismo tragico della fine di tutti i valori e dell'assenza di entusiasmi in nome di ulteriorità a venire al di là del cosmo nichilistico.<ref>Da ''[https://www.youtube.com/watch?v=HFnVfFcGNQ4 DIEGO FUSARO: Nietzsche. Superuomo di destra o oltreuomo di sinistra?]'', video disponibile su ''youtube.com'', luglio 2014, min. 7:22-9:40</ref>
*Il progetto del gruppo neo-oligarchico [[mondialismo|mondialista]] sta nel mantenimento, nella difesa e nell'incremento del proprio interesse privato individuale.<ref>Da ''[https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/25/breve-identikit-dei-signori-del-mondialismo/3684890/ Breve identikit dei signori del mondialismo]'', ''ilFattoQuotidiano.it'', 25 giugno 2017.</ref>
*[[Internet]] è l'esemplificazione più riuscita dell'eterno presente. (da una video-intervista condotta da Roberto Pierri e Paolo Granata per Dillinger.it, ottobre 2010<ref>Visibile al minuto 07:18 di [http://www.youtube.com/watch?v=2JFlBHVC49c ''Diego Fusaro, "Essere senza tempo" (Bompiani)''], ''YouTube.com'', 10 novembre 2010.</ref>)