Søren Kierkegaard: differenze tra le versioni

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*Non importa sapere che [[Problema dell'esistenza di Dio|Dio esiste]]; importa sapere che Dio è amore.<ref>Citato in Francesco Gioia, ''La grazia e le grazie'', ''Messaggero di sant'Antonio'', febbraio 2010, p. 8.</ref>
*Ogni uomo è una sintesi di [[anima e corpo|corpo e anima]], destinata a esser spirito, cioè ad abitare nella casa; ma l'uomo preferisce stare in cantina, cioè nella determinazione della sensualità. E non solo preferisce stare in cantina, ma l'ama a tal punto da arrabbiarsi se qualcuno gli propone di occupare il piano di sopra che è vuoto e a sua disposizione perché la casa in cui abita è sua.<ref>Da ''La malattia mortale'', Mondadori, 2011, p. 48.</ref>
*Se io non avessi [[Giobbe]]! Non posso spiegarvi minutamente e sottilmente quale significato e quanti significati egli abbia per me. Io non lo leggo con gli occhi come si legge un altro libro, me lo metto per così dire sul cuore e in uno stato di clairvoyance interpreto i singoli passi nella maniera più diversa. Come il bambino che mette il libro sotto il cuscino per essere certo di non aver dimenticato la lezione quando al mattino si sveglia, così la notte mi porto a letto il libro di Giobbe. Ogni sua parola è cibo, vestimento e balsamo per la mia povera anima.<ref>Da ''La ripresa'', traduzione di Angela Zucconi, Edizioni di Comunità, Milano, 1963, p. 117. Citato in ''[http://www.rodoni.ch/A12/cioran-2-dicembre.pdf rodoni.ch]'', p. 9, nota 4.</ref>
*Siamo tanto poveri di occasioni favorevoli che quando una si mostra conviene in verità approfittarne, visto che purtroppo non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla, ma è solo questione di fortuna trovarne una degna d'essere sedotta.<ref>Da ''Diario di un seduttore'', traduzione di [[Attilio Veraldi]], Rizzoli, Milano, 1983. ISBN 978-88-17-00614-9</ref>
*Uscirò dal largo cerchio della società, mi separerò dal suo modo di pensare, formerò una setta che non solo ponga [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] in alto, ma non conosca altri che Mozart.<ref>Da ''L'erotico nella musica'', traduzione di Gualtiero Petrucci, Bastogi, 1998.</ref>