Qoelet: differenze tra le versioni

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*È di grande importanza che Qohèlet sia stato incluso nel canone biblico. Ciò significa che una religiosità così laica, conflittuale, critica, negatrice di tutta la tradizione, è legittimata addirittura come parola di Dio. Non dobbiamo vedere in questo qualcosa di contraddittorio, quanto piuttosto una implicita ammonizione a coloro che si adagiano soddisfatti nel pensare religioso e che considerano il pensare laico un affronto fatto a Dio. ([[Paolo De Benedetti]])
*Fin dal primo versetto del Qohèlet si viene trasportati da una corrente ininterrotta di suoni, incantatoria, quasi ipnotica [...]. Si hanno le orecchie in estasi e al tempo stesso si è totalmente vigili. ([[Doris Lessing]])
*Il vento di [[Qohelet|K.]] viene dal deserto e dal passato remoto della creazione, non incontra niente a fermarlo né a riempirlo, ha come sola compagnia la polvere che si alza. [...] Eppure K. non si ripara, si lascia avvolgere, si espone a quel soffio perpetuo che prosciuga. K. osa riempire il vento con le parole del suo affanno. Accetta che si disperdano nel passaggio dal proprio fiato al soffio che le smembra. Solo una provvidenza che lui ignora innesterà i suoi versi in un canone sacro e li renderà indelebili. Lui non guarda, non si sporge al di là di un figlio cui trasmetterli. Mai ha pensato a noi. Eppure a lui è stato dato di riempire il vento di Elohìm, il "merahèfet" che alita per sempre, con la zavorra sacra del suo grido: Havèl havalìm. ([[Erri De Luca]])
*L'''Ecclesiaste'' è il più intelligente dei libri. Come a dire che non è un libro triste. È al contrario un libro felice. Afferma che è del tutto inutile fare qualunque cosa. Che «bisogna rallegrarsi», servirsi delle «ragazze del canto» (non dice espressamente che bisogna rallegrarsi di loro, ma allude al giorno in cui non ci saranno più; dunque sono esistite, ed esistite a sufficienza dato che viene rimarcato il giorno della loro sparizione). E che tutto il resto è pascolo del vento. ([[Henry de Montherlant]])
*Qoelet è un «picco» della Bibbia: un libro-vetta; meglio, un libro che ti porta senza rimedi al fondo dell'abisso. Gli abissi non sono che montagne rovesciate, vette che si fanno fondi oscuri del mistero. Tale è il libro di Qohelet: un autore, forse l'unico, che sia fra tutti un vero ateo. ([[David Maria Turoldo]])