Hans Urs von Balthasar: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Nel ''[[Adrienne von Speyr#Libro di tutti i santi|Libro di tutti i santi]]''}} Mai un cliché, un luogo comune, una ripetizione. In ciascuno {{NDR|degli schizzi}} è delineato un ritratto limitato, ma inconfondibile. (p. 44)
*Il ''Libro di tutti i santi'' è un regalo meraviglioso alla Chiesa, perché mostra come pregavano i santi, e perché invita come per contagio alla propria preghiera. (p. 45)
*Con [[Paolo di Tarso|Paolo]] {{NDR|Adrienne}} va d'accordo ben poco; su questo nel diario vi sono molte cose da leggere: l'accento sulla sua personalità, la raccomandazione di imitarlo (come egli imita Cristo) difficilmente si può accordare con lo spirito di Adrienne riguardo loallo "scomparire". (p. 48)
*Che il "sistema" della Gerusalemme celeste corrisponda ad una "matematica" infinita, non comprensibile umanamente è mostrato anche da quelle parti del ''[[Adrienne von Speyr#L'Apocalisse|Commento all'Apocalisse]]'', che si occupa dei numeri. E la grandiosa finale di questo commento con l'interpretazione della città celeste mostra a sua volta che tutti questi numeri sono forme della carità infinita, proprio come tutto ciò che è raffigurabile nella Chiesa terrena, considerato a fondo, è forma cristallizzata della carità divina solo per noi peccatori. (p. 50)
*Adrienne von Speyr ha di nuovo inserito al centro della storia della salvezza la mistica, togliendola da un'esistenza nascosta, in cui viveva sempre di più incompresa, anzi disprezzata, bandita e ignorata dalla teologia ufficiale e dalla predicazione. (p. 52)