Annamaria Rivera: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Annamaria Rivera==
*{{NDR|Lo [[specismo]] è un'idea}} della centralità e della superiorità della specie umana su tutte le altre, che finisce per negare ai non umani la qualità di soggetti di vita senziente, emotiva e cognitiva.<ref>Da ''La Bella, la Bestia e l'Umano''; citato in Guadagnucci, p. 172.</ref>
*La negazione dell'altro (uomo, donna, animale) dell'individualità e della singolarità istituisce una certa analogia fra il razzismo, il sessismo e quella forma di specismo che si è affermata con la logica industriale e con la conseguente riduzione dell'[[animale]] a merce.<ref>Da ''Homo sapiens e mucca pazza'',; citato in Guadagnucci, pp. 183-184.</ref>
*La [[razza]] è una categoria immaginaria applicata a gruppi umani reali, è una ''metafora naturalistica'' (così la chiama l'antropologa [[Colette Guillaumin]]) che serve a nominare differenze di potere, di status, di classe e a naturalizzare la stessa svalorizzazione, stigmatizzazione, gerarchizzazione, discriminazione di certi gruppi, minoranze, popolazioni.<ref>Citato in Guadagnucci, p. 171.</ref>
*Quando analizzi come agiscono i processi di reificazione degli "altri", non puoi non considerare la reificazione degli animali. E se analizzi la tendenza ad animalizzare gli umani "altri" che agisce nel razzismo, finisci per considerare la bestializzazione dei non umani che agisce nello specismo. Sono nessi che sono alla portata dell'esperienza, ma per elaborarli devi avere delle basi concettuali. Non credo che le donne in quanto tali abbiano una speciale sensibilità, come si dice. Penso che sia anzitutto l'esperienza dell'essere dominate e spesso ridotte a oggetti che potrebbe portarle a comprendere la condizione degli animali non umani.<ref>Citato in Guadagnucci, p. 183.</ref>