Libro della Sapienza: differenze tra le versioni

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*''I [[Ragionamento|ragionamenti]] dei mortali sono timidi | e incerte le nostre riflessioni, | perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima | e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri. | A stento ci raffiguriamo le cose terrestri, | scopriamo con fatica quelle a portata di mano; | ma chi può rintracciare le cose del [[Cielo e terra|cielo]]?'' (9, 14 – 16)
*''Essa {{NDR|la sapienza}} protesse il padre del mondo {{NDR|[[Adamo]]}}, formato per primo da Dio, | quando fu creato solo; | poi lo liberò dalla sua caduta | e gli diede la forza per dominare su tutte le cose. | Ma un ingiusto {{NDR|[[Caino]]}}, allontanatosi da essa nella sua collera | perì per il suo furore fratricida. | A causa sua la terra fu sommersa, | ma la sapienza di nuovo la salvò | pilotando il giusto {{NDR|[[Noè]]}} e per mezzo di un semplice legno. | Essa, quando le genti furono confuse, | concordi soltanto nella malvagità, | riconobbe il giusto {{NDR|[[Abramo]]}} | e lo conservò davanti a Dio senza macchia | e lo mantenne forte | nonostante la sua tenerezza per il figlio. | E mentre perivano gli empi, salvò un giusto {{NDR|[[Lot]]}}, | che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.'' (10, 1 – 6)
*''Quale testimonianza di quella gente malvagia {{NDR|di [[Sodoma e Gomorra]]}} | esiste ancora una terra desolata, fumante | insieme con alberi che producono frutti immaturi | e a memoria di un'anima incredula, | s'innalza una colonna di sale. | Allontanandosi dalla sapienza, | non solo ebbero il danno di non conoscere il bene, | ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza, | perché le loro colpe non rimanessero occulte.'' (10, 7 – 8)
*''Ma la sapienza liberò i suoi devoti dalle sofferenze: | essa condusse per diritti sentieri | il giusto {{NDR|[[Giacobbe]]}} in fuga dall'ira del fratello, | gli mostrò il regno di Dio | e gli diede la conoscenza delle cose sante; | gli diede successo nelle sue fatiche | e moltiplicò i frutti del suo lavoro. | Lo assistette contro l'avarizia dei suoi avversari | e lo fece ricco; | lo custodì dai nemici, | lo protesse da chi lo insidiava, | gli assegnò la vittoria in una lotta dura, | perché sapesse che la pietà è più potente di tutto. | Essa non abbandonò il giusto venduto {{NDR|[[Giuseppe (patriarca)|Giuseppe]]}}, | ma lo preservò dal peccato. | Scese con lui nella prigione, | non lo abbandonò mentre era in catene, | finché gli procurò uno scettro regale | e potere sui propri avversari, | smascherò come mendaci i suoi accusatori | e gli diede una gloria eterna.'' (10, 9 – 14)
*''Difatti dalla grandezza e bellezza delle [[creatura|creature]] | per analogia si conosce l'autore.'' (13, 5)
*''Anche in principio, mentre perivano [[Nefilim|giganti]] superbi, | la speranza del mondo, rifugiatasi in una barca, | lasciò al mondo la semenza di nuove generazioni, | grazie alla tua mano che la guidava.'' (14, 6)