Libro di Tobia: differenze tra le versioni

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{{Antico Testamento}}
'''''Libro di Tobia'''Tobia''', testo deuterocanonico della Bibbia.
 
==[[Incipit]]==
[[Immagine:Pereda-tobias.jpg|thumb|left|''Tobia cura la cecità di suo padre'' (Antonio de Pereda, 1652)]]
 
Libro della storia di [[Tobi (Bibbia)|Tobi]], figlio di Tòbiel, figlio di Anàniel, figlio di Aduel, figlio di Gàbael, della discendenza di Asiel, della [[Neftali (tribù)|tribù di Nèftali]]. Al tempo di Salmanàssar, re degli Assiri, egli fu condotto prigioniero da Tisbe, che sta a sud di Kades di Nèftali, nell'alta Galilea, sopra Casor, verso occidente, a nord di Sefet.
 
Al tempo di Salmanàssar, re degli Assiri, egli fu condotto prigioniero da Tisbe, che sta a sud di Kades di Nèftali, nell'alta Galilea, sopra Casor, verso occidente, a nord di Sefet.
 
Io, Tobi, passavo i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a [[Ninive]], nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine.
 
Mi trovavo ancora al mio paese, la terra d'Israele, ed ero ancora giovane, quando la tribù del mio antenato Nèftali abbandonò la casa di Davide e si staccò da [[Gerusalemme]], la sola città fra tutte le tribù d'Israele scelta per i sacrifici. In essa era stato edificato il tempio, dove abita Dio, ed era stato consacrato per tutte le generazioni future.
 
==Citazioni==
[[File:William-Adolphe Bouguereau (1825-1905) - Tobias Saying Good-Bye to his Father (1860).png|thumb|''Tobia dice addio a suo padre'' (William Bouguereau, 1860)]]
 
*Mi trovavo ancora al mio paese, la terra d'Israele, ed ero ancora giovane, quando la tribù del mio antenato Nèftali abbandonò la casa di Davide e si staccò da [[Gerusalemme]], la sola città fra tutte le tribù d'Israele scelta per i sacrifici. In essa era stato edificato il tempio, dove abita Dio, ed era stato consacrato per tutte le generazioni future. Tutti i miei fratelli e quelli della tribù del mio antenato Nèftali facevano sacrifici sui monti della Galilea al vitello che [[Geroboamo|Geroboàmo]] re d'Israele aveva fabbricato in Dan. (Tobi: 1, 4 – 5)
*Dei tuoi beni fa' [[elemosina]]. Non distogliere mai lo [[sguardo]] dal [[povertà|povero]], così non si leverà da te lo sguardo di Dio. La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi: se hai molto, dà molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, poiché l'elemosina libera dalla morte e salva dall'andare tra le tenebre. Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti all'Altissimo. (4, 7 – 11)
*[...] fu mandato [[Arcangelo Raffaele|Raffaele]] a guarire i due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio; a dare Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e a liberarla dal cattivo demonio [[Asmodeo]]. (3, 17)
*Non fare a nessuno ciò che non piace a te.<ref>Cfr. [[Etica della reciprocità]].</ref> Non bere vino fino all'ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l'[[ubriachezza]]. Da' il tuo pane a chi ha fame e fa' parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da' in elemosina quanto ti sopravanza e il tuo occhio non guardi con malevolenza, quando fai l'elemosina. (4, 15 – 16)
*Dei tuoi beni fa' [[elemosina]]. Non distogliere mai lo [[sguardo]] dal [[povertà|povero]], così non si leverà da te lo sguardo di Dio. La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi: se hai molto, dà molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, poiché l'elemosina libera dalla morte e salva dall'andare tra le tenebre. Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti all'Altissimo. ([[Tobi (Bibbia)|Tobi]]: 4, 7 – 11)
*Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia. Meglio il poco con [[giustizia]] che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro. L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il [[peccato]] e l'ingiustizia sono nemici della propria vita. (12, 8 – 10)
*Non fare a nessuno ciò che non piace a te.<ref>Cfr. [[Etica della reciprocità]].</ref> Non bere vino fino all'ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l'[[ubriachezza]]. Da' il tuo pane a chi ha fame e fa' parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da' in elemosina quanto ti sopravanza e il tuo occhio non guardi con malevolenza, quando fai l'elemosina. (Tobi: 4, 15 – 16)
*''Benedetto Dio che vive in eterno | il suo regno dura per tutti i secoli; | Egli castiga e usa misericordia, | fa scendere negli abissi della terra, | fa risalire dalla Grande Perdizione | e nulla sfugge alla sua mano.'' (13, 2)
*Uscì Tobia in cerca di uno pratico della strada che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l'angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse un angelo di Dio. (5, 4)
*''[[Conversione|Convertitevi]] a lui con tutto il cuore e con tutta l'anima, | per fare la giustizia davanti a Lui, | allora Egli si convertirà a voi | e non vi nasconderà il suo volto.'' (13, 6)
*Tobia allora si ricordò delle parole di Raffaele: prese dal suo sacco il fegato e il cuore del pesce e li pose sulla brace dell'incenso. L'odore del pesce respinse il demonio, che fuggì nelle regioni dell'alto Egitto. Raffaele vi si recò all'istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi. (8, 2 – 3)
*Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo. È bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'[[elemosina]] con la [[giustizia]]. Meglio il poco con [[giustizia]] che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro. L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni [[peccato]]. Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il [[peccato]] e l'ingiustizia sono nemici della propria vita. ([[Arcangelo Raffaele|Raffaele]]: 12, 86 – 10)
*Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore. (Raffaele: 12, 15)
*Benedite Dio per tutti i secoli. Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni. A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza. Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. (Raffaele: 12, 17 – 20)
*''Benedetto Dio che vive in eterno | il suo regno dura per tutti i secoli; | Egli castiga e usa misericordia, | fa scendere negli abissi della terra, | fa risalire dalla Grande Perdizione | e nulla sfugge alla sua mano.'' ([[Tobi (Bibbia)|Tobi]]: 13, 2)
*''[[Conversione|Convertitevi]] a lui con tutto il cuore e con tutta l'anima, | per fare la giustizia davanti a Lui, | allora Egli si convertirà a voi | e non vi nasconderà il suo volto.'' (Tobi: 13, 6)
 
==[[Explicit]]==
Quando morì la madre, Tobia la seppellì vicino al padre, poi partì per la Media con la moglie e i figli. Abitò in Ecbàtana, presso Raguele suo suocero. Curò con onore i suoceri nella loro vecchiaia e li seppellì a Ecbàtana in Media. Tobia ereditò il patrimonio di Raguele come ereditò quello del padre Tobi. Morì da tutti stimato all'età di centodiciassette anni. Prima di morire sentì parlare della rovina di Ninive e vide i prigionieri che venivano deportati in Media per opera di Achiacar re della Media. Benedisse allora Dio per quanto aveva fatto nei confronti degli abitanti di Ninive e dell'Assiria. Prima di morire poté dunque gioire della sorte di Ninive e benedisse il Signore Dio nei secoli dei secoli.
 
Curò con onore i suoceri nella loro vecchiaia e li seppellì a Ecbàtana in Media.
 
Tobia ereditò il patrimonio di Raguele come ereditò quello del padre Tobi. Morì da tutti stimato all'età di centodiciassette anni.
 
Prima di morire sentì parlare della rovina di Ninive e vide i prigionieri che venivano deportati in Media per opera di Achiacar re della Media. Benedisse allora Dio per quanto aveva fatto nei confronti degli abitanti di Ninive e dell'Assiria. Prima di morire poté dunque gioire della sorte di Ninive e benedisse il Signore Dio nei secoli dei secoli.
 
==Citazioni sul ''Libro di Tobia''==
*Solo i [[cane|cani]] che sanno latrare per i padroni, sanno difendere le loro case. Perciò impara anche tu a levare la tua voce per Cristo, quando feroci lupi ne assaltano l'ovile, impara a tener pronta nella tua bocca la parola, perché non sembri che tu, come un cane muto mantenendo un silenzio imputabile a tradimento, abbia abbandonato il posto di guardia affidato alla tua fedeltà. Tale fu il cane viaggiatore e compagno dell'angelo, che [[Arcangelo Raffaele|Raffaele]] non inutilmente nel libro ispirato ritenne di prendere con sé e con il figlio di Tobi, quando si mise in cammino per mettere in fuga Asmodeo e sancire le nozze; infatti la riconoscenza d'un animo non immemore scaccia il demonio e consolida il matrimonio. Perciò il santo angelo Raffaele con l'esempio di quel muto animale educava alla riconoscenza l'animo del giovane Tobia ch'era stato affidato alla sua protezione. Chi non arrossirebbe di non mostrarsi grato a coloro che gli hanno fatto del bene, vedendo che persino le bestie cercano di evitare la taccia d'ingratitudine? ([[Sant'Ambrogio]])