Libri dei Re: differenze tra le versioni

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Ora nell'anno trentasette della deportazione di [[Ioiachin|Ioiachìn]], re di Giuda, nel decimosecondo mese, il ventisette del mese, [[Evil-Merodach]] re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. Gli parlò con benevolenza, gli assegnò un seggio superiore ai seggi dei re che si trovavano con lui in Babilonia e gli fece cambiare le vesti che aveva portato nella prigione. Ioiachìn mangiò sempre dalla tavola del re per tutto il resto della sua vita. Il suo vitto quotidiano gli fu assicurato sempre dal re di Babilonia, finché visse.
 
==Citazioni sui ''Libri dei Re''==
*I libri dei Re devono essere letti nello spirito con cui sono stati scritti, come una storia di salvezza. L'ingratitudine del popolo eletto, la rovina successiva delle due frazioni della nazione sembrano mettere in scacco il piano di Dio; ma c'è sempre, a salvare l'avvenire, un gruppo di fedeli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal, un resto di Sion che si mantiene fedele all'alleanza. La stabilità delle risoluzioni divine si manifesta nella sorprendente permanenza della discendenza davidica, depositaria delle promesse messianiche, e il libro, nella sua forma ultima, si chiude con la grazia fatta a [[Ioiachin|Joiachìn]], come con l'aurora di una redenzione. (''[[La Bibbia di Gerusalemme]]'')
==Bibliografia==
*''[http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM La sacra Bibbia]'', edizione CEI, 1974.