Tommaso Berni: differenze tra le versioni

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{{Int2|''[https://www.ilposticipo.it/calcio/intervista-seconda-vita-berni/ Tommaso Berni, fra la moglie Luna e i meteoriti]''|Intervista di Simone Lo Giudice, ''Ilposticipo.it'', 18 dicembre 2020.}}
*{{NDR|«Lei è stato un terzo portiere col sorriso sulle labbra: non è da tutti, non crede?»}} Per me il [[Calcio (sport)|calcio]] è stato una grande passione fin da bambino. Ho cominciato a giocare quando avevo nove anni in tutt'altro ruolo. Ogni momento era buono per tirare un calcio al pallone. La mia carriera mi ha portato a ricoprire questo ruolo. Non si può essere scontenti quando si fa qualcosa che piace così tanto. Potevo sognare di giocare qualche partita in più, ma arrivare all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] ha significato andare oltre le mie aspettative. Ho compensato il fatto di giocare poco con il raggiungimento di un traguardo che pensavo inarrivabile.
*Nel 1997-98 ero nel settore giovanile dell'Inter: mi allenavo con Castellini ad Appiano e mi fermavo sempre per vedere dal vivo i campioni, da [[Ronaldo]] a [[Christian Vieri|Vieri]], da [[Roberto Baggio|Baggio]] a [[Iván Zamorano|Zamorano]]. Anche se c'erano 10 gradi sottozero e la [[neve]] alta un metro, tutto sudato imploravo Castellini per farmi rimanere. Lui me lo permetteva a patto che non prendessi freddo. Io ero un ghiacciolo, ma sarei stato lì ore e ore.
*Mi sono sempre allenato come se dovessi giocare ogni domenica. Sapevo quale era la mia posizione, ho sempre avuto davanti portieri di livello internazionale all'Inter. Uno su tutti [[Samir Handanovič|Handanovic]], tra i più forti d'Europa: purtroppo gli è mancato alzare qualche trofeo, se ci fosse riuscito sarebbe stato elogiato di più. Quando sei fuori e non giochi sei più libero di testa, poi dalla panchina vivi la partita a mille. Ho cercato di dare il mio contributo con l'atteggiamento, cercando di trasmettere questa passione ai miei compagni. A volte sono stato eccessivo e ho dovuto pagare pegno. Se ti fai buttare fuori in maniera stupida bisogna fare un regalo alla squadra: io ne ho fatti un paio, ma non dico cosa, resta tra di noi.