Plinio Corrêa de Oliveira: differenze tra le versioni

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*La combattività è la disposizione a sacrificare la vita per qualcosa che ne valga la pena. Questo sacrificio totale l'uomo lo compie per uno di due motivi: o per vanità o per amore verso il sublime. Il vero cavaliere combatte sempre per amore del sublime.<ref name=tfp27/>
*S'inganna singolarmente chi suppone che l'azione della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] sugli uomini sia semplicemente individuale, e che essa formi persone, ma non popoli, né culture o civiltà.<ref name=tfp27/>
*Gli stendardi abbandonati e che sono caduti a terra; le mura dove vi sono brecce, le verità che nessuno considera e per le quali lo zelo è scarso; tutto ciò che è stato man mano abbandonato e progressivamente consegnato all'avversario, ecco la parte che la Provvidenza ha voluto dare alla [[Controrivoluzione|Contro-Rivoluzione]].<ref name=legio>Da ''Legionario'', n. 489, 25-01-1942.</ref>
*Nell'egoista frustrato che sei stato, comincia a sorgere, come un giglio che nascesse dal pantano, oppure una fonte in un arenile desertico, qualcosa di nuovo. È l'amore. Non l'egoismo, che è amore esclusivistico di te stesso. Ma l'amore dei principi eterni, degli ideali folgoranti, delle cause elevate e senza macchia, che vedi risplendere nella [[Maria|Dama]] ineffabile, e che cominci a volere servire. Servire, dedicare te stesso, immolare te stesso, e tutto quanto ti appartiene, ecco il nome della tua nuova felicità. Questa felicità la trovi in tutto quanto evitavi: la dedizione non ricompensata, la buona volontà incompresa, la logica derisa da ipocriti oppure ignorata da sordi volontari, il confronto con la [[calunnia]] che ora ulula come un uragano, ora agita discreti sonagli come un serpente, ora, infine, mente come una brezza tiepida e carica di miasmi fatali. Ora la tua gioia consiste nel resistere a tanta infamia, nell'avanzare, nel vincere benché ferito, rifiutato, ignorato. Tutto per il servizio della Signora "ravvolta nel sole, e la luna sotto i suoi piedi, e sul suo capo una corona di dodici stelle" (Ap. 12, I). Al suo servizio, sì, e di quanti la seguono.<ref name=gioia>Da ''La gioia di servire'', nella ''Folha de S. Paulo'', 13 settembre 1980; trascritto da ''Cristianità''.</ref><ref>Da ''[http://www.pliniocorreadeoliveira.it/bacheca-040.php Per te, caro ateo]'', ''Folha de S. Paulo'', 13 novembre 1980, in ''pliniocorreadeoliveira.it''.</ref>
*Pensavi che la felicità stesse nell'avere tutto. Verifichi ora che, al contrario, consiste nel darti completamente.<ref name=gioia/>
*La concezione medievale era fondata sull'idea di un'altra vita e di un ordine di cose superiore. Il [[Rinascimento]] ruppe con questa percezione. Invece di cercare sempre l'ordine trascendente, considerando tutte le cose alla luce di un anelito a questo ordine superiore, l'uomo del Rinascimento comprendeva solo quanto poteva vedere e sentire in modo naturale.<ref>Citato in ''Tradizione Famiglia Proprietà'', n. 2, Anno 15, p. 21.</ref>