Mario Tobino: differenze tra le versioni

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* {{NDR|su un comizio di [[Palmiro Togliatti]]}} Quello che mi incantò fu il suo linguaggio che era insieme popolare, inteso da tutti, eppure ogni motto guardingo, puro italiano, ogni parola specchio esatto di ciò che voleva esprimere, ogni parola giusta a "sollecitare" il cuore e la mente di chi lo ascoltava. La piazza era gremita. Il comizio si svolse in silenzio, acuta in tutti l'emozione. Parlava il capo dei loro nemici, di loro lucchesi, bianchi, come un predicatore, dal pulpito, con calma, un'eco solenne... tale preciso parlare parve anche un omaggio a quel popolo che lì, sotto il piccolo palco, ascoltava e la lingua italiana, il dittaggio, eccome se lo conosceva e lo coltivava, eccome se attraverso i secoli aveva conservato il bel parlare, la lingua italiana. (''Tre amici'', Mondadori 1988, p. 134)
*Un essere umano per tanti anni in schiavitù non resiste al soffio, al vento, al bagliore di liberi sentimenti, trova così accecante la luce della fratellanza che ne rifugge, la rifiuta, ne ha paura, non ci crede, non ci vuole credere, più allegro, non gravante, naturale, più felice lo stato di prima, con le catene del lavoro ma senza interrogazioni, senza dover cambiare sentimenti, senza dover rispondere con commozione alla bontà, senza che mai nel proprio volto si debba affacciare la gratitudine, la riconoscenza, la fedeltà. ( da ''La ladra'')
 
==''Per le antiche scale''==