Carlo Milanesi: differenze tra le versioni

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Tabarrini
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==Citazioni su Carlo Milanesi==
*Carlo Milanesi era d'aspetto franco e geniale, e l'anima gli traspariva dagli occhi vivissimi; l'ingegno aveva pronto insieme e paziente d'ogni più umile lavoro; i modi semplici e casalinghi. Allo stile facile e pulito non cercò ornamenti artificiosi, ma l'uso delle scritture antiche gli dette una venustà naturale e scorrevole, come acqua limpida derivata da pura sorgente. ([[Marco Tabarrini]])
 
*Gli otto anni che il Milanesi stette nell'Accademia {{NDR|fiorentina delle belle arti}} non furon perduti né per lui né per gli studi suoi. Fece amicizia con molti artisti, allora giovani e promettenti, oggi in fama di scultori e di pittori egregi;<ref>Fra questi vanno nominati il [[Giovanni Dupré|Dupré]] e Luigi Mussini. {{NDR|N.d.A.}}</ref> e con loro {{sic|si piaceva}} discorrere le ragioni dell'arte, aiutandoli del suo sapere storico nelle artistiche composizioni e del suo gusto nella esecuzione. Queste dolci consuetudini gli valsero molti conforti nella vita, e gli crebbero la passione che ebbe sempre vivissima d'illustrare la storia delle arti italiane, non con astruserie metafisiche, ma stampandone i documenti reconditi e rari. ([[Marco Tabarrini]])
 
*Nella critica storica si aiutò sempre coi documenti e seguì la buona tradizione italiana instaurata dal Muratori. ([[Marco Tabarrini]])