Plinio Corrêa de Oliveira: differenze tra le versioni

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*Nell'egoista frustrato che sei stato, comincia a sorgere, come un giglio che nascesse dal pantano, oppure una fonte in un arenile desertico, qualcosa di nuovo. È l'amore. Non l'egoismo, che è amore esclusivistico di te stesso. Ma l'amore dei principi eterni, degli ideali folgoranti, delle cause elevate e senza macchia, che vedi risplendere nella dama ineffabile, e che cominci a volere servire. Servire, dedicare te stesso, immolare te stesso, e tutto quanto ti appartiene, ecco il nome della tua nuova felicità. Questa felicità la trovi in tutto quanto evitavi: la dedizione non ricompensata, la buona volontà incompresa, la logica derisa da ipocriti oppure ignorata da sordi volontari, il confronto con la calunnia che ora ulula come un uragano, ora agita discreti sonagli come un serpente, ora, infine, mente come una brezza tiepida e carica di miasmi fatali. Ora la tua gioia consiste nel resistere a tanta infamia, nell'avanzare, nel vincere benché ferito, rifiutato, ignorato.<ref name=gioia>Da ''La gioia di servire'', nella ''Folha de S. Paulo'', 13 settembre 1980; trascritto da ''Cristianità''.</ref>
*Pensavi che la felicità stesse nell'avere tutto. Verifichi ora che, al contrario, consiste nel darti completamente.<ref name=gioia/>
*La concezione medievale era fondata sull'idea di un'altra vita e di un ordine di cose superiore. Il [[Rinascimento]] ruppe con questa percezione. Invece di cercare sempre l'ordine trascendente, considerando tutte le cose alla lucaluce di un anelito a questo ordine superiore, l'uomo del Rinascimento comprendeva solo quanto poteva vedere e sentire in modo naturale.<ref>Citato in ''Tradizione Famiglia Proprietà'', n. 2, Anno 15, p. 21.</ref>
*L'[[Irlanda]] ha avuto un ruolo fondamentale come centro d'irradiazione della fede cattolica verso nazioni che per secoli avrebbero dato gloria a Dio, anche se alcune di loro sarebbero poi diventate protestanti.<ref>Da ''[http://circolopliniocorreadeoliveira.blogspot.com/2010/03/san-patrizio.html Un santo do dia: San Patrizio]'', Circolo Culturale Plinio Corrêa de Oliveira.blogspot, 17 marzo 2010. {{c|Fonte da controllare: non si capisce chi sia l'autore del testo.}}</ref>
*Tutta la sapienza, tutta la cultura e tutta l'arte dei paesi pagani anteriori a Gesù Cristo, la cui opera la Chiesa, lungi dal distruggere, elevò e immortalò; tutte le aspettative dei Profeti che imploravano la Redenzione di tutto il genere umano; tutto il sangue dei nostri martiri; tutta la santità di tante anime che nel decorrere della Storia sono state elevate agli onori degli altari; le veglie di tanti dottori; l'amore di tanti apostoli; tutto ciò, tutto questo immenso tesoro naturale e soprannaturale è come depositato nelle nostre mani! Se lo faremo vincere, trasmetteremo questo inestimabile caudale di valori ai secoli venturi. Se non lo faremo vincere, questo tesoro sarà inutile per milioni di anime e forse non produrrà la pienezza dei suoi frutti durante decine di secoli. E Nostro Signore potrà ben chiederci un resoconto di tale sconfitta, facendoci la terribile domanda che si legge nella Sacra Scrittura: "Quae utilitas in sanguine meo?" "Quale utilità ci fu nel mio sangue?"<ref name=legio/>