Mohammad Reza Pahlavi: differenze tra le versioni

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*Ideammo noi il sistema delle satrapie, o governatori provinciali, senza di cui sarebbe stato impossibile amministrare l'impero. Precedemmo i [[Civiltà romana|romani]] nella creazione di una rete stradale di comunicazioni a vasto raggio e di un sistema postale degno di tal nome. I corrieri reali, percorrendo con cavalli sempre freschi le tappe, brevissime, tra una stazione di posta e l'altra, erano in grado di attraversare l'impero da un capo all'altro in quindici giorni. Comunicazioni ancor più rapide, per quei tempi, erano possibili con l'uso del telegrafo ottico, anch'esso inventato dai persiani, basato su un sistema di torri semaforiche situate a intervalli regolari su una superficie di centinaia di miglia. (pp. 14-15)
 
*L'unità dell'impero di [[Ciro II di Persia|Ciro il Grande]] era frutto non soltanto di conquiste territoriali ma anche di tolleranza fra le nazioni e di comprenzionecomprensione. I diritti d'ogni popolo soggetto erano salvaguardati, e le sue leggi e i suoi costumi godevano del massimo rispetto. In quel nostro primo impero io sono portato a trovare qualcosa dello spirito delle Nazioni Unite, la cui istituzione doveva avvenire circa venticinque secoli più tardi. (p. 18)
 
*Il persiano fu l'unico popolo che seppe sempre opporsi alla potenza di Roma, la quale, nonostante le sue più o meno continue campagne, non riuscì mai a conquistarci. (p. 19)