Giacomo Matteotti: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Giacomo Matteotti==
*Col senno di poi sarei stato con Matteotti, che stava con [[Filippo Turati|Turati]]. Era semplicemente un po' più giovane, più energico, quello che più di qualunque altro osò sfidare [[Benito Mussolini|Mussolini]] in Parlamento, sbattendogli in faccia che era un falsario, un imbroglione, che con la violenza aveva truccato le elezioni. E la pagherà col suo assassinio. ([[Claudio Martelli]])
*Di pensiero in pensiero, si trovò avventatamente a dire: «Una cosa cui allora si badò poco: era libero docente di diritto penale all'università di Bologna».<br />«Chi?» domandò il procuratore.<br />«Matteotti» disse il giudice: ma dallo sguardo guardingo, e con un che di compassionevole, del procuratore, capì di avergli suscitato, oltre che diffidenza, un sospetto di disordine mentale, di sconnessione. L'argomento era spinoso, spinosissimo; e che c'entrava quel particolare della libera docenza? Ma da quel particolare era rampollata nella mente del giudice una constatazione: che Matteotti era stato considerato, tra gli oppositori del fascismo, il più implacabile non perché parlava in nome del socialismo, che in quel momento era una porta aperta da cui scioltamente si entrava ed usciva, ma perché parlava in nome del diritto. Del diritto penale. ([[Leonardo Sciascia]])
*«Pellegrino del nulla» appare a noi Giacomo Matteotti quando consideriamo la sua vita e la sua fine in relazione con tutte le circostanze che dànno ad esse un valore non più «personale», ma di indicazione generale e di simbolo. ([[Antonio Gramsci]])