Lawrence Wright: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "schema"
Riga 3:
 
==Citazioni di Lawrence Wright==
*{{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2020]]}} Queste elezioni sono più un referendum, una scelta degli elettori su come è stata gestita la pandemia e i risultati saranno disastrosi. La popolarità di Donald Trump sta calando a picco.<ref>Citato in ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/approfondimenti/2020/07/10/quammen-e-wright-troveremo-un-vaccino-ma-cambiamo-abitudini_15e4cd7d-aac2-4c6a-871a-fc12684b4067.html Quammen e Wright, troveremo un vaccino ma cambiamo abitudini]''|''Ansa.it'', 11 luglio 2020.</ref>
 
{{Int|Da ''[[Going Clear - Scientology e la prigione della fede]]''|Regia di Alex Gibney, HBO Documentary Films, 2015.}}
{{cronologico}}
Line 14 ⟶ 16:
*Scientology, in realtà, è un viaggio nella mente di Ron Hubbard. E più ti addentri, più diventi come Ron Hubbard.
*{{NDR|Su [[David Miscavige]]}} Dov'è il ''checks and balances'', l'equilibrio dei suoi poteri? Non esiste. Possono accadere due cose: la prima è che l'Agenzia delle tasse riconsideri l'esenzione fiscale, l'altra è che una delle celebrità che fa da megafono si rivolti contro la Chiesa, e [[Tom Cruise]] dovrebbe essere a capo di quel coro.
 
{{Int|Da ''[https://www.ilpost.it/2019/10/24/america-texas-wright/ Il futuro dell’America è il Texas]''|''Ilpost.it'', 24 ottobre 2019.}}
*I texani si considerano dei gran lavoratori, fiduciosi, immuni alle nevrosi – un distillato delle migliori qualità dell’America. Gli stranieri considerano invece il Texas la carta d’identità nazionale, il luogo in cui si scatenano gli impulsi nascosti e turbolenti degli americani. Pensano che i texani celebrino l’individualismo in modo cieco e che considerino il governo la kryptonite che indebolisce i muscoli imprenditoriali. Siamo considerati degli sbruffoni, noncuranti dei nostri soldi e delle nostre vite personali, un po’ ingenui ma pure pericolosi se provocati, insicuri ma ossessionati dal potere e dal prestigio. In effetti, fa sorridere che la figura che più incarna i valori che le persone associano al Texas sia un miliardario narcisista di Manhattan che ora sta seduto nello Studio Ovale.
*Quando dici “texano”, pensi subito al concetto di prestazione. Gli stivali, i camioncini, i cannoni, la postura – ogni cosa contribuisce a formare lo stereotipo classico del texano, ma spesso si tratta di una messinscena. Le scelte di stile, come l’abbigliamento o le macchine che noi texani amiamo guidare, rafforzano il nostro senso di identità, ma aumentano anche l’alienazione che spesso i non-texani provano per questo stato.
*Una volta, mentre camminavo sulla Sesta Avenue a Manhattan, vidi un uomo anziano ben vestito in piedi sul marciapiede. Girava su se stesso formando piccoli cerchi. Tutti i miei pregiudizi contro la città sono emersi in un colpo solo: c’era un uomo solo evidentemente bisognoso, ma la gente camminava e andava, indifferente. In Texas, non permetteremmo a un vecchietto confuso di mettersi in pericolo. Mi sono avvicinato come farebbe un qualsiasi texano e ho chiesto: “Tutto bene?”.<br>Mi ha guardato perplesso: “Sto aspettando un taxi”.
 
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2019/12/01/news/le-realta-separate-di-wright-289910/ Le realtà separate di Wright]''|''Ilfoglio.it'', 1 dicembre 2019.}}
*Sembra che la verità sia in gara con la fantasia. Non dico che la fantasia stia vincendo, ma non mi sarei mai aspettato che ci fosse una gara. Colpisce molto. La mia analisi è che a molte persone piace vedere il mondo nel modo in cui credono che sia e se succede qualcosa che non va d’accordo con come loro vedono il mondo, lo ignorano. Sono cresciuto a Dallas, ero lì quando Kennedy fu ucciso, le teorie del complotto mi sono familiari, le false versioni della storia non sono una cosa nuova. Ma non a questo livello. Alla fine la gente tende a credere quello che vuole credere
*{{NDR|Su [[Donald Trump]]}} È un prodotto della cultura della fantasia e delle teorie del complotto. E ci sono molti altri. [[Alex Jones]], per esempio. E uno dei suoi eroi è Donald Trump. Per me è incredibile che Alex Jones abbia avuto accesso alla Casa Bianca, ma questo è quello che siamo diventati.
*Non posso fare a meno di pensare che la verità vincerà, ma al momento siamo finiti in una trappola che ci siamo costruiti da soli, con internet, con i media schierati, la gente non riesce a uscire dalla realtà che si è costruita, stanno tutti troppo comodi dove sono. Percepiscono minacce al loro modo di leggere la realtà e si ritraggono. La gente si è piazzata comoda dentro le camere a eco, non ci si parla più l’uno con l’altro, parliamo soltanto con la gente che è d’accordo con noi e questo crea delle realtà separate.
*Penso che l’estremismo sia una creatura della disperazione. Nel medio oriente, nel sud dell’Asia, ci sono fiumi di disperazione che attraversano quei luoghi, non è soltanto una questione di non avere nulla o di non possedere una casa o non avere un’istruzione o un posto di lavoro, tutte queste cose contribuiscono a quel sentimento di disperazione che è così diffuso in quelle parti del mondo ed è dove l’islamismo cresce così forte.
*Non penso che ci sarà una guerra civile in America. Ci saranno violenze, ci saranno dimostrazioni che potrebbero diventare violente, ma credo che la polizia sia ancora molto sotto controllo. Oggi Trump è un alieno nel suo stesso governo. Le agenzie, i funzionari, l’intelligence, anche le forze armate sono tutti stufi di lui. Penso che se dovesse essere sconfitto alle prossime elezioni, polizia e soldati non si schiererebbero dalla sua parte per tenerlo alla Casa Bianca. C’è gente che parla di resistenza in caso di impeachment o di una sua sconfitta alle elezioni, non so quanto questo movimento sia diffuso ma non lo vedo come un rischio per la democrazia.
*Penso che molte volte i texani si sentano in dovere di agire da texani, dobbiamo indossare gli stivali da cowboy, magari vieni qui da Detroit ma rapidamente ti cominci a vestire alla texana. E’ un ruolo. Significa anche che la tua comunità è inclusiva. C’è un certo senso di famiglia che s’accompagna all’essere texani, c’è una certa cultura amichevole, di texanità comune.
*Se il [[Texas]] fosse importante già oggi come lo sarà nel 2050, allora l’America sarebbe un posto molto più conservatore e meno compassionevole di adesso. Penso che sotto l’Amministrazione Trump – l’atteggiamento verso l’immigrazione, la mancanza di compassione, il narcisismo – c’è molto di quello che è la politica texana adesso. Ma il Texas sta cambiando, si sta evolvendo. Si sta spostando visibilmente a sinistra.
*Se il Texas diventa democratico, i repubblicani non riusciranno più a eleggere un presidente.
 
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/cultura/2020/05/09/news/lawrence-wright-ci-porta-nel-cuore-del-contagio-delle-idee-e-dei-virus-317273/ Lawrence Wright ci porta nel cuore del contagio, delle idee e dei virus]''|''Ilfoglio.it'', 9 maggio 2020.}}
*{{NDR|Su ''Pandemia''}} Il mio libro è modellato sulla influenza spagnola del 1918. Volevo capire se oggi, cent'anni dopo, di fronte a un'epidemia, saremmo stati più pronti dei nostri antenati. Quello che ho scoperto, e che oggi vedo leggendo i giornali, è che no, non eravamo pronti: qui in America ma anche in Italia abbiamo sofferto molto a causa di questa impreparazione.
*{{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2020]]}} A sei mesi dalle elezioni, il Partito repubblicano si prepara a un massacro, e si inizia a percepire tra molti esponenti il rimpianto di essersi consegnati con troppo fervore a Trump.
*Le società hanno bisogno di [[immunità di gregge]] per le idee mortifere così come per i virus mortiferi.
*In ogni crisi c’è un’opportunità. Prendiamo la [[Grande depressione]]: fu una delle più grandi tragedie della nostra storia, ma ricostruimmo da capo la nostra società, rendendola più forte e più solidale, siamo un paese molto migliore a causa della Depressione. La [[Seconda guerra mondiale]] risvegliò l’America, la rese la più grande e prospera democrazia del mondo. Venendo a eventi più recenti, prendiamo l’[[Attentati dell'11 settembre 2001|11 settembre]]: ero davvero convinto che quella tragedia ci avrebbe resi una potenza migliore, che avremmo esercitato la nostra leadership in un modo nuovo, invece invademmo l’Iraq, per me un errore epocale. O prendiamo le [[Primavera araba|primavere arabe]], un momento di svolta in cui credevo molto, un’opportunità che è stata del tutto tradita. Ecco, oggi siamo di nuovo qui, davanti a un bivio.
 
==''La prigione della fede''==