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Una [[generazione]] va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
Il [[sole]] sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
Il [[vento]] soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna.
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
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*''Tutti i [[Fiume|fiumi]] vanno al [[mare]], | eppure il mare non è mai pieno: | raggiunta la loro mèta, | i fiumi riprendono la loro marcia.'' (1, 7)
:Tutti i fiumi vanno al mare e il mare non cresce.<ref>Versione di Cipriano di Valera; citato in [[Jorge Luis Borges]], ''Cos'è il buddismo'', a cura di [[Francesco Tentori Montalto]], Grandi Tascabili Economici Newton, Roma, 2012, p. 64. ISBN 978-88-541-3510-9</ref>
*''Tutte le cose sono in [[travaglio]] | e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. | Non si sazia l'[[occhio]] di guardare | né mai l'[[orecchio]] è sazio di udire. || Ciò che è stato sarà | e ciò che si è fatto si rifarà; | non c'è niente di nuovo sotto il [[sole]].'' (1, 8 – 9)
*Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, perché ''molta [[sapienza]], molto affanno; | chi accresce il sapere, aumenta il [[dolore]].'' (1, 17 – 18)
*Mi sono accorto che il vantaggio della sapienza sulla [[stoltezza]] è il vantaggio della [[luce e oscurità|luce]] sulle [[luce e oscurità|tenebre]]: ''Il saggio ha gli occhi in fronte, | ma lo stolto cammina nel buio. | Ma so anche che un'unica sorte | è riservata a tutt'e due.'' (2, 13 – 14)
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*Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato. (3, 14 – 15)
*Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come [[animale|bestie]]. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla [[polvere]] e tutto ritorna nella polvere. Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? (3, 18 – 21)
*Meglio essere in [[due]] che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è [[solitudine|solo]]: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto. (4, 109 – 12)
*''Dalle molte [[preoccupazione|preoccupazioni]] vengono i [[sogno|sogni]] | e dalle molte [[chiacchiera|chiacchiere]] il discorso dello [[stoltezza|stolto]].'' (5, 2)
*Quando hai fatto un [[voto (religione)|voto]] a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. È meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. (5, 3 – 4)
*Con il crescere dei beni i [[parassitismo|parassiti]] aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi? (5, 10)
*''Un [[buon nome]] è preferibile all'unguento profumato | e il giorno della morte al giorno della nascita.'' (7, 1)
*''È preferibile la [[mestizia]] al riso, | perché sotto un triste aspetto il cuore è felice.'' (7, 3)
*''Il cuore dei saggi è in una casa in lutto | e il cuore degli [[Stoltezza|stolti]] in una casa in festa. | Meglio ascoltare il rimprovero del saggio | che ascoltare il canto degli stolti: | perché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola, | tale è il riso degli stolti.'' (7, 4 – 6)
*Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'[[ira]] alberga in seno agli stolti. (7, 9)
*[...] non fare attenzione a tutte le [[Diceria|dicerie]] che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri. (7, 21 – 22)
*La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città. (7, 19)
*Trovo che amara più della morte è la [[donna]], la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso. (7, 26)
*''Dio ha fatto l'uomo retto, | ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.'' (7, 29)
*Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua [[morte]], né c'è scampo dalla lotta; l'[[iniquità]] non salva colui che la compie. (8, 8)
*Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti. Certo, finché si resta uniti alla società dei viventi c'è speranza: meglio un cane vivo che un leone morto. I vivi sanno che moriranno, ma i [[morte|morti]] non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. (9, 3 – 5)
*Perciò approvo l'[[allegria]], perché l'uomo non ha altra felicità, sotto il sole, che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole. (8, 15)
*Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti. Certo, finché si resta uniti alla società dei viventi c'è speranza: meglio un cane [[Vita e morte|vivo]] che un leone morto. I vivi sanno che moriranno, ma i [[morte|morti]] non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. (9, 3 – 5)
*Ho visto anche sotto il sole che non è degli agili la corsa, né dei forti la guerra e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza e nemmeno degli intelligenti il favore, perché il tempo e il caso raggiungono tutti. (9, 11)
*''È meglio la [[sapienza]] della forza, | ma la sapienza del povero è disprezzata | e le sue parole non sono ascoltate. | Le parole calme dei [[saggezza|saggi]] si ascoltano | più delle grida di chi domina fra i pazzi. | Meglio la sapienza che le armi da guerra, | ma uno sbaglio solo annienta un gran bene.'' (9, 16 – 18)