Federigo Enriques: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo
Per la storia della logica: incipit
Riga 3:
 
*Così la [[teoria della relatività|teoria]] di [[Albert Einstein|Einstein]] non significa la morte della teoria di [[Isaac Newton|Newton]], anzi la conquista di una verità più vera, di fronte a cui la precedente figurerà sempre come un grado di approssimazione.<br />Aver superato questo grado, fino a spiegare le minime perturbazioni or ora accennate, scoprire dunque la legge correttrice di errori appena sensibili, costituisce il più splendido trionfo della ragione umana! Nonostante tutti i sofismi con cui si è tentato di travisarne il significato, questo è anche il vero motivo della commozione suscitata da Alberto Einstein. Egli ci ridà la fiducia nella [[ragione]], proprio in quest'ora tenebrosa in cui essa sembra sommergersi nel cozzo delle passioni oscure [...]. (da ''Per la scienza'', a cura di R. Simili, Bibliopolis, Napoli 2000, pp. 329-332)
 
==[[Incipit]] di ''Per la storia della logica''==
Coloro che s'immergono nella dialettica, dice Aristone di Chio, fanno come i mangiatori di gamberi: per un boccone di polpa perdono il loro tempo sopra un mucchio di scaglie. Ma W. Hamilton, riportando il motto, vi aggiunge un'osservazione che non sembra aver perduto valore ai nostri giorni: da noi, dice, lo studente di logica perde il tempo senza nemmeno gustare un boccone di polpa. <!-- (Cap. I, La logica degli antichi, p. 1) -->
 
==Altri progetti==