Stefan Zweig: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Emmanuel de Grouchy]]}} Non una specie di cavaliere antico, ardente e trascinatore, come [[Gioacchino Murat|Murat]]; non uno stratega, come [[Laurent de Gouvion-Saint-Cyr|Saint-Cyr]] e [[Louis Alexandre Berthier|Berthier]]; non un eroe, come [[Michel Ney|Ney]]. Non c'è corazza bellica a fregiargli il petto; e nessun mito aleggia intorno alla sua figura; nessun pregio specifico appariscente gli dà diritto a un posto e a una parte di gloria nel mondo eroico della leggenda napoleonica: soltanto la sua disgrazia, soltanto il suo insuccesso gli hanno conferito la celebrità. (da ''Momenti eccelsi. Attimo mondiale di Waterloo'', p. 63)
*Tutte le [[virtù]] borghesi, ottimo presidio nelle esigenze della monotona vita di tutti i giorni: prudenza, obbedienza, zelo, ponderatezza, si dissolvono impotenti nel fuoco del grande momento del destino, che richiede sempre e solo il genio, e lo figura sotto specie eterna. Respinge sprezzante chi tituba; unicamente l'audace solleva con braccia di fuoco – nuovo dio della terra – in alto, nel cielo degli eroi. (da ''Momenti eccelsi. Attimo mondiale di Waterloo'', p. 84)
*Il [[XX secolo|ventesimo secolo]] guarda dall'alto su un mondo senza misteri. Tutte le terre sono esplorate, i più lontani mari solcati in ogni direzione. [...] La parola «terra incognita» delle vecchie carte geografiche e dei mappamondi è stata ricoperta di segni da mani sapienti; l'uomo del ventesimo secolo conosce la sua stella. (da ''Momenti eccelsi. La lotta per il polo sud'', p. 141)
*La testimonianza più grande dell'eroismo spirituale di quel pugno d'uomini<ref>I cinque membri della spedizione, guidata da Robert Scott, che tentò di raggiungere il polo sud.</ref> nella grande solitudine è data dal fatto che [[Edward Adrian Wilson|Wilson]], lo scienziato, lì a un palmo dalla morte<ref>Durante la marcia di ritorno dal polo sud.</ref>, continua le sue ricerche scientifiche trascinando sulla sua slitta, oltre a tutto il carico necessario, anche sedici chilogrammi di pietre rare. (da ''Momenti eccelsi. La lotta per il polo sud'', p. 163)
*[...] per un grandioso contrasto, da morte eroica sorge vita accresciuta, da una fine la volontà di elevarsi nell'infinito: poiché solo l'amor proprio s'infiamma per il successo, dovuto al caso e alla facile riuscita; ma non c'è nulla che sollevi lo spirito a tanto mirabili altezze quanto la contemplazione della caduta d'un uomo di fronte all'ineluttabile prevalenza del destino: la più grandiosa tragedia di tutti i tempi, quella che è inscenata dal poeta talora, ma innumerevoli volte dalla vita. (da ''Momenti eccelsi. La lotta per il polo sud'', p. 173)