Slavoj Žižek: differenze tra le versioni

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*La profonda identificazione che "tiene insieme" i membri della comunità non è tanto l'identificazione con la [[legge]] che domina il corso quotidiano, "normale" della sua vita, quanto l'identificazione alla forma comune, specifica della trasgressione della Legge (in termini psicanalitici, con la forma di godimento caratteristica della comunità).<ref>Da ''Il Grande Altro'', p. 92.</ref>
*[...] nella tanto celebrata libera circolazione promossa dal capitalismo globale, le cose (i beni) circolano liberamente mentre le persone subiscono sempre più controlli. Questo nuovo [[razzismo]] dei paesi sviluppati è in un certo senso più brutale del vecchio. La sua implicita legittimazione non è naturalistica (la superiorità "naturale" dell'occidente sviluppato) né culturalista (anche noi occidentali vogliamo preservare la nostra identità culturale), ma nasce da un impassibile egoismo economico: la divisione fondamentale è quella tra chi partecipa al (relativo) benessere economico e chi ne è escluso.<ref>Da ''Salviamo l'Europa'', ''Internazionale'' (originale in ''The Drawbridge''), 23 febbraio 2007, p. 51.</ref>
 
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2021/01/09/grande-tradimento-donald-trump Il più grande tradimento di Donald Trump]''|Sulle [[proteste al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], traduzione di Bruno Tortorella, ''Internazionale.it'', 9 gennaio 2021.}}
*La commedia che si è svolta a Washington il 6 gennaio 2021 non è forse la prova definitiva – se mai ce n'è bisogno – del fatto che Assange non dovrebbe essere estradato negli Stati Uniti? Sarebbe come estradare in Cina i dissidenti fuggiti da Hong Kong.
*Le vere vittime di Trump sono i suoi sostenitori, che prendono sul serio le sue chiacchiere contro le élite liberali e le grandi banche. È il traditore della sua stessa causa populista.
*Trump ha incolpato i suoi oppositori delle violenze e ha elogiato i suoi sostenitori. [...] E quando la folla ha cominciato a disperdersi, Trump ha pubblicato un tweet in difesa del comportamento dei suoi sostenitori che hanno preso d'assalto e vandalizzato il campidoglio. [...] Giovedì 7 gennaio Trump ha tenuto un altro breve discorso in cui, contraddicendo quanto detto prima, ha condannato senza ambiguità l'attacco al campidoglio come una minaccia alla legalità e ha promesso di collaborare alla transizione pacifica del potere. Probabilmente l'ha detto per paura del suo destino personale, e questo ha solo confermato che era ed è un membro dell'establishment, non un eroe della destra ma un codardo. Non c'è da stupirsi se le masse dei suoi fan lo stanno già descrivendo come un "traditore", parte della "palude" di Washington che aveva promesso di bonificare.
*Speriamo quindi che quanto accaduto il 6 gennaio a Washington fermi almeno l'oscenità degli Stati Uniti che mandano osservatori in altri paesi quando ci sono delle elezioni per giudicarne la correttezza. Adesso sono le elezioni americane ad aver bisogno di osservatori stranieri. Gli Stati Uniti sono un "paese canaglia" non solo da quando Trump è diventato presidente: la (quasi) guerra civile in corso mostra una spaccatura che c'è sempre stata.
 
==''Virus''==