Matsuo Bashō: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Haiku]]}} ''Erba estiva: | dei sogni di [[gloria]] dei grandi guerrieri, | ora, | rovine, | e null'altro''<ref>In ''Cento haiku'', scelti e tradotti da Irene Iarocci, presentazione di Andrea Zanzotto, tredici illustrazioni, Guanda, Parma, 1991, p. 92. ISBN 8877462671</ref><ref>Per riprodurre alcuni aspetti peculiari della lingua giapponese di difficile resa in italiano, la traduttrice non si attiene in maniera univoca alla classica disposizione su tre righe. {{cfr}} ''Cento haiku'', pp. 26-30. </ref>
*{{NDR|[[Haiku]]}} ''Il canto | delle [[cicale]] | non dà segno | di loro vicino morire.''<ref>In Bashô, ''Poesie'', traduzione e nota di Giuseppe Rigacci, Sansoni, Firenze, 1944, p. 10.</ref>
**Nello stridìo delle cicale nulla dà segno che esse sono lì lì per morire.<ref name=formichi/>
*La cornacchia, di solito sconcia, quanto vaga diventa in un mattino tutto neve.<ref name=formichi/>
*{{NDR|[[Haiku]]}} ''La [[primavera]] se ne va – | piangono gli uccelli, sono lacrime | gli occhi dei pesci.''<ref>In ''Il muschio e la rugiada. Antologia di poesia giapponese'', a cura di Mario Riccò e Paolo Lagazzi, traduzione di Mario Riccò, Fabbri Editori R.C.S. Libri & Grandi Opere S.p.a., Milano, 1997, p. 101.</ref>
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:''Matsushima ya | aa Matsushima ya | Matsushima ya''
*{{NDR|[[Haiku]]}} ''Meravigliosa<ref>Tra parentesi tonde nel testo</ref> quiete! | Il canto delle [[cicala|cicale]] | affonda nelle rocce''<ref>In ''Haiku antichi e moderni'', parte prima a cura di Mario Scalise e Atsuko Mizuguchi Folchi Vici, parte seconda a cura di Carla Vasio, traduzione dal giapponese di Araki Tadao e Ettore Corò, versione italiana di Carla Vasio, Garzanti Vallardi, 1996, p. 22. ISBN 8811904633</ref>
*Nello stridìo delle cicale nulla dà segno che esse sono lì lì per morire.<ref name=formichi/>
*{{NDR|[[Haiku]]}} ''Non un grano di polvere | a turbare il chiarore | del [[crisantemo]] bianco''<ref>In ''106 haiku'', traduzione di Elena Dal Pra, Mondadori, Milano, 1999. ISBN 8804448970, p. 32.</ref>
*{{NDR|A un discepolo smodato nel mangiare e nel bere}} Prendo il mio primo pasto con gli occhi sulle glorie del mattino.<ref name=formichi/>