François Truffaut: differenze tra le versioni

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*Appartengo a una generazione di cineasti che hanno deciso di fare film avendo visto ''[[Quarto potere]]''.<ref>Citato in ''Orson Welles ovvero la magia del cinema''.</ref>
*Chiedo che un film esprima la gioia di fare cinema o l'angoscia di fare cinema, e mi disinteresso di tutto ciò che sta nel mezzo.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dei film'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2020, p. 152. ISBN 9788858025864</ref>
*[[Claude Sautet]], l’uomo meno frivolo che conosco e la cui scontrosa serietà me lo fa avvicinare a Charles Vanel, essendo ambedue nella mia immaginazione dei capi-boscaioli capaci di strappare di mano l’accetta a uno sfaticato per mostrargli come si possa abbattere cinque alberi in un’ora. Claude Sautet è testardo, Claude Sautet è selvaggio, Claude Sautet è sincero, Claude Sautet è possente, Claude Sautet è francese, francese, francese...<ref>Citato in Luisa Ceretto,
''[https://primipiani.wordpress.com/numeri-della-rivista/ix-claude-sautet/claude-sautet-un-regista-francese-francese-francese/ Claude Sautet, un regista francese, francese, francese....]'', ''wordpress.com''.</ref>
*Di tutti i festival del cinema, quello di Giffoni è il più necessario.<ref>Citato in ''Giffoni Film Festival'', 1982.</ref>
*Fare un [[film]] significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia.<ref>Citato in ''François Truffaut. Professione cinema. Interviste inedite''.</ref>