Simon Critchley: differenze tra le versioni

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*[...] ogni generazione deve reinventare i [[classico|classici]]. Io credo che ogni generazione debba assumersi la responsabilità di impegnarsi in questa reinvenzione. (p. 10)
*Qualcuno ci parla, ma non sentiamo nulla. E ci ostiniamo a procedere con sconfinato narcisismo nella nostra autogiustificazione, a base di aggiornamenti Facebook e post su Instagram. (p. 18)
*Nella loro qualità di istituzioni pubbliche della città, [[democrazia]] e [[teatro]] hanno fra loro un implicito legame: entrambi concorrono a favorire l'avvento della [[tiranno|tirannide]]. (p. 27)
*Molto spesso al centro della tragedia c'è la legge, e non bisogna dimenticare che il [[tribunale]] è anche un teatro, ancora oggi. (p. 29)
*[...] la [[ragione]], pur restando essenziale, gode di un potere decisamente limitato, tanto che deve appoggiarsi alla retorica e alla persuasione e ha serie probabilità di fallire. (p. 30)
*Il rapporto dell'uomo con il mondo è un matrimonio di convenienza o un processo di adattamento, non orchestrato nell'alto dei cieli o dalla natura, ma formatosi sul banco da macelleria della storia. (p. 75)
*Data l'evidente limitatezza dell'intelligenza umana e data la brevità della vita, forse dovremmo davvero accantonare la questione di Dio, o degli dèi. (p. 103)
*[...] se effettivamente la [[parola]] è, come dice [[Gorgia]], un potente signore, il [[linguaggio]] tuttavia opera sempre secondo strutture di negazione che erodono quel potere. Il potente signore, insomma, è anche un servo incatenato. (p. 115)
*La [[logologia]] non è una nuova superontologia, ma, in ultima istanza, il demolirsi del linguaggio stesso. (pp. 115-116)
 
==Bibliografia==