Stefano Bartezzaghi: differenze tra le versioni

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*[[Tommaso Labranca]] ha così dovuto e/o preferito vivere di istinti, di scrittura, di sbalzi d'umore e di una marginalità difesa come un tratto identitario; delle risate che suscitavano certe sue fantastiche invenzioni e della solitudine insondabile da cui le generava. È andata così: è stato un grande peccato per tutti noi; è stato un peccato enorme, capitale, imperdonabile per lui.<ref>Stefano Bartezzaghi ''[http://www.doppiozero.com/materiali/tommaso-labranca-vivere-di-istinti Tommaso Labranca, vivere di istinti]'', Doppiozero, 5 settembre 2016</ref>
*{{NDR|Ad una domanda sul rapporto fra [[matematica]] e [[letteratura]]}} Vedo con favore i rapporti di tutto con tutto, e della Matematica con la Letteratura in particolare. [...] Detto questo, diffido un po' delle pure suggestioni: i matematici leggono [[Jorge Luis Borges|Borges]], ascoltano [[Johann Sebastian Bach|Bach]], i letterati leggono [[Douglas Hofstadter|Hofstadter]]... [...] Posso visitare una regione esotica, inebriarmi di architetture e usanze che mai conoscerò e tornarmene a casa con il mio rullino di diapositive. Questo è ciò che chiamo suggestione.<br />Un rapporto più profondo, invece, implica un vero e proprio "bilinguismo": [[Carlo Emilio Gadda|Gadda]] era perfettamente "bilingue" (perfetto scrittore, perfetto ingegnere) e ha saputo raccontare complesse equazioni nel suo linguaggio irresistibile. Bilingue è Roubaud. Bilingue era [[Raymond Queneau|Queneau]].<ref>Dall'intervista di Rosi Tettamanzi Guerraggio, ''[http://web.archive.org/web/20060511101150/http://matematica.unibocconi.it/interventi/bartezzaghi.htm Giochi di parole, giochi di numeri]''.</ref>
 
{{Int|''[https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2019/12/Lolita-storia-di-un-amore-senza-tempo-cf282257-8ee0-4144-b675-89a5986ff0f2.html Lolita: storia di un amore senza tempo]''|Intervista a Stefano Bartezzaghi, ''raicultura.it''}}
*Lolita è, in gran parte del romanzo, un mistero. È come la lepre che fugge dietro al branco che la insegue. Noi lettori non riusciamo mai a catturarla davvero. È un personaggio ambiguo, enigmatico, proprio nella sua apparente sfrontatezza, le bugie che dice alla madre e poi il rapporto di sotterfugi che usa, prima per avvicinarsi ad Humbert Humbert, e poi per allontanarsene. Trame complicate di bugie che non vengono mai rivelate compiutamente al lettore. C’è uno scioglimento, quando Lolita lascia Humbert Humbert e insegue questo suo misterioso ammiratore e lì molte cose si viene a saperle, ma sembra attraverso gli occhi di Humbert Humbert e la possibilità che lui si sia ingannato.
*Lo scandalo di Lolita in realtà precede l’uscita del libro stesso. [[Vladimir Nabokov|Nabokov]] non riusciva a pubblicarlo. Era già un romanziere affermato, anche se non aveva mai ottenuto le tirature che avrebbe fatto con Lolita, ma fu costretto a pubblicare il libro con una casa editrice abbastanza equivoca, che giocava appunto sulla possibile lettura morbosa del romanzo.
*Nabokov era un entomologo molto esperto, in tutti i suoi libri ci sono [[farfalle]]. Aveva progettato una ricerca sulle farfalle che poi non ha portato a termine. Ha fatto una volta una viaggio in Italia, cercando in tutti i musei rappresentazioni di farfalle nei grandi quadri della tradizione artistica italiana. Ha anche dato un nome a delle farfalle da lui scoperte, come usa tra gli entomologi, e una di queste aveva nel nome un riferimento chiaro a Lolita: mi sembra ci fosse dentro la parola ninfetta, nel nome latino inventato da Nabokov.
 
==Note==