Libro di Baruc: differenze tra le versioni

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[[File:ספרים חיצוניים. ספר ברוך. אברהם כהנא.pdf|thumb|left|Il ''Libro di Baruc'' in ebraico]]
 
Queste sono le parole del libro che [[Baruc (personaggio biblico)|Baruc]] figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecìa, figlio di Asadia, figlio di Chelkìa, scrisse in Babilonia nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quando i [[Caldei]] presero Gerusalemme e la diedero alle fiamme. Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di [[Ioiachin|Ieconia]], figlio di [[Ioiakim|Ioiakìm]], re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: erano presenti i nobili, i figli del re, gli anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Babilonia presso il fiume Sud. Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che ognuno poteva dare, lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di [[Chelkia|Chelkìa]], figlio di Salòm e agli altri sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme.
 
==Citazioni==
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==[[Explicit]]==
Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro [[Idolatria|idoli]] di legno indorati e argentati; ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono deidèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. È migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.
 
==Citazioni sul ''Libro di Baruc''==