Sfilata di moda: differenze tra le versioni

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*La sfilata è il momento topico, il coronamento di una fatica bellissima. Rappresenta l'acme di tutto il lavoro. Una sfida, un continuo confronto/scontro. Riassume tutto quello che avrei voluto fare: regia, scenografia, coreografia, musica, costumi. Con la sfilata mi sono costruito un palcoscenico dove rappresentare e far vivere il mio mondo. Una manciata di minuti, un fil rouge lega inviti, allestimenti, testi, musiche in un sottile gioco di rimandi e corrispondenze. Ogni particolare conferma ciò che viene esaltato ed enfatizzato negli abiti. Si discute molto se e come sostituire la sfilata come strumento per mostrare la collezione ma, per me, niente riesce a sostituirla. La sfilata racconta un mondo, un modo di vedere il mondo, è un punto di vista, una visione. ([[Antonio Marras]])
*La sfilata oggi è diventato un format molto asettico, sono 10 minuti in cui si vive un'emozione e poi non rimane più nulla. Credo che l’Alta Moda vada raccontata e vissuta attraverso l'immagine fotografica, o una presentazione creata in una sorta di happening, in un luogo specifico. Una sfilata se vogliamo, ma più privata per ritornare a quel gusto di autenticità e unicità. ([[Francesco Scognamiglio]])
 
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