Lazzaro Papi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Lazzaro Papi==
*Un altro con questi due {{NDR|Robespierre e Saint-Just}} strettamente unito era il [[Georges Couthon|Couthon]], uomo di {{sic|fina}} ipocrisia che sotto piacevoli e dolci sembianze nascondeva un animo fiero e crudele, e che abbiamo già visto acerbissimo persecutore de' Girondini e de' Lionesi. Questi aveva una singolar destrezza a cattivarsi la benevolenza della Convenzione quando saliva in ringhiera, o piuttosto quando vi era portato (poiché un {{sic|tristo}} accidente gli aveva tolto l'uso delle gambe) e il Robespierre quasi sempre di lui si serviva quando voleva far approvare qualche violenta proposta.<ref>Da ''Commentarii della rivoluzione francese'', tomo III, per Banchi, Bartoli e cc., Fivizzano, 1832, [https://archive.org/details/bub_gb_swIFZHfr7ywC/page/n53/mode/1up p. 54].</ref>
 
*La plebaglia caricò d'insulti, di scherni e d'imprecazioni l'[[Jacques-René Hébert|Hebert]] che un giorno aveva tanto favoreggiato e applaudito, e un abbattimento estremo, un'orribile disperazione e tutti i terrori d'una rea coscienza manifestaronsi in questo sciagurato, mentr'era condotto sul palco {{NDR|per essere ghigliottinato}}.<ref>Da ''Commentarii della rivoluzione francese'', tomo III, per Banchi, Bartoli e cc., Fivizzano, 1832, [https://archive.org/details/bub_gb_swIFZHfr7ywC/page/n58/mode/1up p. 59].</ref>
 
==''Lettere sulle Indie Orientali''==