Alphonse de Lamartine: differenze tra le versioni

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→‎Storia dei girondini: Collot d'Herbois
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*Tutti i delitti della repubblica a Lione sono stati rigettati sopra [[Georges Couthon|Couthon]] perché questi era l'amico ed il confidente di Robespierre nella repressione del federalismo e nella vittoria dei repubblicani {{sic|unitarii}} contro l'anarchia civile. I dati, i fatti e le parole imparzialmente sudiate smentiscono questi {{sic|pregiudizii}}. Couthon entrò in Lione da pacificatore anziché da carnefice, e vi combatté con tutta l'energia che gli permetteva il suo ufficio, gli eccessi e le vendette dei Giacobini. (vol. II, libro L, p. 514)
*Un uomo nefasto per la città di Lione, [[Collot d'Herbois]], fulminava al comitato di salute pubblica ed ai Girondini di Parigi contro la mollezza dei rappresentanti del popolo in missione in quella città; come se un odio personale e mortale lo animasse contro Lione. Correva voce che antico comico com'era, avendo la prima volta esordito in quella città, fosse stato fischiato dagli spettatori in segno di disapprovazione; del che serbando sempre acerbo rancore, ora nel vendicar la repubblica vendicava il suo orgoglio offeso. (vol. II, libro L, p. 517)
*[...] Couthon in una entusiastica allocuzione sfidò i filosofi materialisti a negare il sovrano arbitro dell'universo in faccia alla maestà delle opere sue, e la Provvidenza in faccia alla rigenerazione del popolo avvilito. Lo spettacolo di quell'uomo infermo e morente, sorretto alla tribuna dalle braccia di due suoi colleghi, e confessante, in mezzo al sangue versato, il suo giudice nel cielo e la sua immortalità nell'anima, attestava in Couthon la fede fanatica che nascondeva a lui stesso l'atrocità dei mezzi dinanzi alla santità dello scopo. (vol. II, libro LVII, pp. 717-718)
 
==[[Incipit]] di ''Primo rimpianto''==