Alphonse de Lamartine: differenze tra le versioni

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→‎Storia dei girondini: Georges Couthon
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*Ei {{NDR|Saint-Just}} non aveva né sguardi, né orecchi, né cuore per tutto quello che gli sembrava fare ostacolo alla fondazione della repubblica universale: re, troni, sangue, donne, fanciulli, popolo, tutto quello che si trovava fra questo scopo e lui, spariva o doveva sparire. La sua passione gli aveva per così dire, pietrificate le viscere; e la sua logica aveva contratta l'impassibilità di una geometria e la brutalità di una forza materiale. (vol. II, libro XXXIII, p. 6)
*[[Georges Jacques Danton|Danton]] ripugnava ai Girondini per le violenze commesse ed a Robespierre per la immoralità. Il timore che ispirava era la sola cosa che il proteggesse contro del disprezzo: egli affrontava impudentemente la sua cattiva fama, e si dava in balia della licenza sotto lo scudo com'era del patriottismo. (vol. II, libro XXXIX, p. 216)
*Tutti i delitti della repubblica a Lione sono stati rigettati sopra [[Georges Couthon|Couthon]] perché questi era l'amico ed il confidente di Robespierre nella repressione del federalismo e nella vittoria dei repubblicani {{sic|unitarii}} contro l'anarchia civile. I dati, i fatti e le parole imparzialmente sudiate smentiscono questi {{sic|pregiudizii}}. Couthon entrò in Lione da pacificatore anziché da carnefice, e vi combatté con tutta l'energia che gli permetteva il suo ufficio, gli eccessi e le vendette dei Giacobini. (vol. II, libro L, p. 514)
 
==[[Incipit]] di ''Primo rimpianto''==