Alphonse de Lamartine: differenze tra le versioni

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*[[Georges Jacques Danton|Danton]] ripugnava ai Girondini per le violenze commesse ed a Robespierre per la immoralità. Il timore che ispirava era la sola cosa che il proteggesse contro del disprezzo: egli affrontava impudentemente la sua cattiva fama, e si dava in balia della licenza sotto lo scudo com'era del patriottismo.<ref>Da ''Storia dei girondini'', versione italiana con note di Raffaele Colucci, vol. II, Stamperia dell'omnibus, 1851, [https://archive.org/details/bub_gb_2Wo0NPBa8zsC/page/n218/mode/1up libro XXXIX, p. 216].</ref>
*[[Dio]] non è che una parola inventata per spiegare il mondo.<ref>Da ''Armonie Poetiche e Religiose''.</ref>
*Ei {{NDR|Saint-Just}} non aveva né sguardi, né orecchi, né cuore per tutto quello che gli sembrava fare ostacolo alla fondazione della repubblica universale: re, troni, sangue, donne, fanciulli, popolo, tutto quello che si trovava fra questo scopo e lui, spariva o doveva sparire. La sua passione gli aveva per così dire, pietrificate le viscere; e la sua logica aveva contratta l'impassibilità di una geometria e la brutalità di una forza materiale.<ref>Da ''Storia dei girondini'', versione italiana con note di Raffaele Colucci, vol. II, Stamperia dell'omnibus, 1851, [https://archive.org/details/bub_gb_2Wo0NPBa8zsC/page/n9/mode/1up libro XXXIII, p. 6].</ref>
*Il [[sole]] dei vivi non scalda più i morti.<ref>Da ''L'isolamento''.</ref>
*La cenere dei morti fu quella che creò la [[Patria]].<ref>''La caduta d'un angelo'', da ''Armonìe poetiche e religiose''.</ref>