Battaglia di Adua: differenze tra le versioni

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Citazioni sulla '''battaglia di Adua'''.
 
==Citazioni==
*''Adua?'' – Una follia, cambiata in un disastro militare, per insufficienza di mezzi, mancanza di preparazione, incoscienza di ministri e di capi supremi, impari al loro compito... Un disastro militare, il quale, come prima Dogali, servì però a provare al mondo meravigliato e commosso, come non siano soltanto leggende, dovute ai tempi di Roma e di Sparta, le gesta delle Termopili; e che i nomi del Toselli, del Dabormida, del Galliano, dell'Arimondi<ref>Il maggiore Pietro Toselli, il generale di divisione Vittorio Dabormida, il tenente colonnello Giuseppe Galliano, il generale Giuseppe Arimondi: ufficiali morti nella guerra di Abissinia.</ref>, e di tanti altri, a noi giunti sull'ali della fama, nulla abbiano a invidiare ai nomi dei ''Trecento'' soldati di Leonida... a noi mandati dalla leggenda. ([[Leopoldo Pullè]])
*Adua fu l'episodio che occasionò la rivolta decisiva del popolo italiano contro [[Francesco Crispi|Crispi]]<ref>Francesco Crispi (1818–1901), era il presidente del Consiglio all'epoca della disfatta.</ref>. ([[Arturo Carlo Jemolo]])
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*Non c'è un solo villaggio nell'Abissinia settentrionale e centrale che non ricordi vittime perdute ad Adua. È per questo che il sentimento che ha lasciato la sconfitta nello spirito abissino non è affatto di disprezzo verso di noi. Gli abissini hanno compreso di averci vinto perché ci hanno sorpreso in piena manovra. ([[Arnaldo Cipolla]])
*Quella è stata una gran giornata, devo dirle però che gli unici che hanno combattuto abbastanza bene dalla vostra parte sono stati gli ascari abissini, ma è inutile, nessuno supera il valore dei nostri soldati che combattono per il loro capo. Voi altri europei avete tutto, non vi manca che il valore della guerra. ([[Gugsà Oliè]])
 
===[[Domenico Quirico]]===
*A Adua morirono più italiani che in tutte le guerre del Risorgimento, epopea mirabile ma bonsai. Tuttavia quel numero equivaleva ai caduti di pochi minuti di un'offensiva sulle pendici voraci del Carso durante la Grande guerra. E in tale circostanza, di fronte a cifre così mostruose, il paese rimase saldo. Erano tempi in cui per conquistare una posizione si prodigava la vita propria e degli altri. Eppure le conseguenze di Adua furono apocalittiche. Il paese sfiorò la rivoluzione, uno dei pochi grandi statisti della storia italiana, Crispi, fu spazzato via senza possibilità di ritorno, cadde un ministero, vacillò la monarchia perché il re pensò seriamente di abdicare. Si pose la parola fine a qualsiasi sogno coloniale per almeno vent'anni. L'equilibrio, i sentimenti, verrebbe da dire l'anima del paese, furono scosse dalle fondamenta. Non fu una sconfitta, fu una crisi psicologica collettiva, un crollo morale; una nazione intera si stracciò le vesti ed esibì senza pudore la propria umiliazione.
*A Adua per la prima volta il [[Terzo Mondo]], che non si chiamava ancora così, dimostrò che l'imperialismo europeo non era invincibile. Non solo. La storia del colonialismo trasuda sconfitte più o meno rovinose degli invasori. La grande novità di Adua consiste nel fatto che, per la prima volta, una nazione europea era stata costretta a rinunciare ai suoi piani e ad accettare la pace. Fu per milioni di uomini una rivelazione.
*Davvero uomini barbari senza cannoni vinsero uomini civili senza virtù, come pretende una memoria partigiana che è ormai diventata consolidata verità? Non fu così. L'esercito del negus non era solo immensamente più grande, ma disponeva di un numero di cannoni pari al nostro e di fucili che in buona parte erano di modello più recente e sofisticato. Non fu dunque una guerra impari tra ricchi e poveri. Ma certo fu da parte dei nostri generali (cinque, davvero troppi!) un capolavoro di imprevidenza, ottusità e arroganza.
*La vittoria contro gli italiani imbalsamò l'Etiopia nel suo Medioevo per un altro mezzo secolo.
 
==Note==