Gabriele D'Annunzio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 13:
*Heu! Heu! Heu! Alalà!<ref>[[Gridi di battaglia|Grido di guerra]] del 7 agosto 1917, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/648#c1828|616]].</ref>
*Ho vinto. La convalescenza comincia. Vive, vivrà. In quella sera d'afa e di lampi muti, il commiato era in fondo agli [[Occhio|occhi]] dei [[Medico|medici]]. Essi esitavano di guardarmi. Uno, il più illustre, uscendo dalla stanza dove l'odore della dissoluzione si faceva intollerabile, mormorò: "soltanto il miracolo potrebbe...".<br>Credo nel miracolo.<ref>da ''Solus ad Solam''.</ref><ref name=Pri>Citato in Lucy Napoli Prario, ''Tre abiti bianchi per Alesandra'', Mondadori, 1966.</ref>
*Il corpo del maggiore mantovano [[Pilade Bronzetti]] campeggia, occupa il terreno, non come un vinto, ma come un vincitore… Tutte le figure impallidiscono davanti a lui. Soltanto la grandezza della campagna è uguale alla grandezza dell'eroe. Guardando, si vede lo spazio, l'aria libera, quasi la fragranza terrestre …una nobiltà severa di linee che si succedono gridanti sino all'orizzonte chiarissimo. Le colline sono immerse in leggeri vapori e lontanano con un gusto di prospettiva veramente bello e giusto.<ref>Gabriele D'Annunzio, ''Scritti giornalistici'', a cura di A. Andreoli, vol. I, Milano 1996, pp. 481- 483.</ref><ref>Recensione del dipinto di Luigi Toro, ''La morte di Pilade Bronzetti a Castel Morrone'', pubblicata sul quotidiano romano ''La Tribuna''.</ref>
*Il [[mondo]] è la rappresentazione della sensibilità e del pensiero di pochi uomini superiori.<ref>Da '' Le vergini delle rocce'', Mondadori.</ref>
*Il [[piacere]] è il più certo mezzo di conoscimento offertoci dalla [[Natura]] e [...] colui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale ha molto gioito.<ref>Da ''Il fuoco'', Mondadori.</ref>
Line 46 ⟶ 47:
*Ti sento nei miei sensi e sento che i miei sensi non sanno che obbedire alla tua chiamata.<br> Ora, vedi, ho l'estasi del tuo possesso vero e solitario come volevo e insieme ho l'angoscia di aver perduto una parte di me. E sono tanto felice: mi sento giovane e potente come non mai; il mio [[cuore]] pulsa nelle mie vene il [[sangue]] di [[Prometeo]], e ho tanta voglia di piangere sulla tua [[bocca]] per farti sentire l'acredine delle mie [[Lacrime|lagrime]].<ref name=rud/>
*Tutto, infatti, è qui da me creato o trasfigurato. Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile.<ref>Dall'atto di donazione del ''Vittoriale degli Italiani''.</ref>
*{{NDR|[[Filippo Tommaso Marinetti]]}} Un cretino fosforescente.<ref name="Marinetti54">Citato in Giordano Bruno Guerri, ''Filippo Tommaso Marinetti'', Mondatori, Milano, 2010, p. 54. ISBN 978-88-04-59568-7</ref>
*{{NDR|[[Henry de Montherlant]]}} Un poeta di gran razza.<ref>Citato in Félicien Marceau, ''Equilibrio dello spirito in un classico moderno'', ''La Fiera Letteraria'', anno VI, n. 45, 25 novembre 1951, p. 3.</ref>
*Una bella donna è mille volte più attraente quando esce dalle braccia di Morfeo che dopo un'accurata toilette.<ref>Da ''Memorie scritte da lui medesimo'', XV.</ref><ref name="sordi">Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*[[Violante (Tiziano)|Violante]]! Vanita la favola che la voleva figliuola di Jacomo e amica di [[Tiziano]], ella non è se il nome di un incendio, o meglio il nome di una stagione ardente e ambrata intra Fusina e Murano. Il riflesso della sua bellezza nell'arte del Palma e del Vecellio si propaga di tavola im tavola, di tela in tela.<ref>Da ''La violante dalla bella voce'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1970, p. 37.</ref>
*''Vittoria nostra non sarai mutilata. Nessuno può frangerti i ginocchi né tarparti le penne. Dove corri? dove sali?''.<ref>Da ''Vittoria nostra, non sarai mutilata'', v. 63.</ref>
Line 427 ⟶ 428:
==Bibliografia==
*Gabriele D'Annunzio, ''Alcione'', a cura di Ilvano Caliaro, Einaudi, Torino, 2010. ISBN 978-88-06-20324-5
*Gabriele D'Annunzio, ''Breviario mondano'', a cura di Paola Sorge, Mondadori, Milano, 1994. ISBN 88-04-38042-X
*Gabriele D'Annunzio, ''[http://www.gutenberg.org/cache/epub/27590/pg27590-images.html Cabiria: Visione storica del terzo secolo A. C.]'', Itala Film Torino, 1914.
*Gabriele D'Annunzio, ''Contemplazione della morte'', Opere Scelte, Arnoldo Mondadori Editore, 1966.