Al-Ghazali: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Al-Ghazali==
*[[Abramo]], quando l'angelo della [[morte]] venne per impadronirsi del suo spirito disse: Hai mai visto un amico desiderare la morte dell'amico? Ma l'angelo gli replicò: Hai mai visto un amante rifiutare l'incontro con l'amata? Allora Abramo disse: Angelo della morte, prendimi!<ref>Da un apologo, citato nella postfazione di [[Gianfranco Ravasi]] a [[David Maria Turoldo]], ''Mie notti con Qohelet'', Garzanti, Milano, 1992, p. 94. ISBN 88-11-64013-X94</ref>
*Alto è il disegno dell'amore, poiché esso esige per l'Amato una sublime qualificazione. Questo esclude che l'Amato possa cadere nella rete dell'unione. Fu certo in tale occasione che quando fu detto a Iblîs ([[Satana]]): "Che tu sia maledetto! " (38/78), egli rispose: "Io testimonio la tua Gloria!" (38/83), che vuol dire: ciò che io amo in Te è la maestà sublime che ti rende inaccessibile a tutti, sì che nessuno è degno di Te. Ché se qualcuno o qualcosa potesse essere degno di Te, questo significherebbe che esiste un'imperfezione nella Tua Gloria» (cap. 64). Nasce così il celebre tema di «Iblîs dannato per amore». (''Le intuizioni dei fedeli d'amore'')<ref>Corbin, p. 204</ref>
*E nient'altro se non le redini della speranza condurrà nelle vicinanze del Misericordioso e alla gioia dei Giardini.<ref>Citato in AA. VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 279. ISBN 9788858015810</ref>