Martin Luther King: differenze tra le versioni

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*[[Cristo]] ci ha dato gli obiettivi, [[Mahatma Gandhi]] la tattica.<ref>Citato in AA.VV. 2018, p. 225.</ref>
*E anche se dovrete affrontare le difficoltà di oggi e di domani, io ho ancora un sogno. È un sogno profondamente radicato nel [[sogno americano]].<br />Io ho un sogno, che un giorno questa nazione si leverà e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: "Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità, che tutti gli uomini sono creati uguali".<br />Io ho un sogno, che un giorno sulle rosse colline della [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] i figli di coloro che furono [[schiavitù|schiavi]] e i figli di coloro che possedettero schiavi potranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.<br />Io ho un sogno, che un giorno perfino lo Stato del [[Mississippi]], uno Stato che ribolle di ingiustizia, che ribolle di oppressione, si trasformerà in un'oasi di libertà e giustizia.<br />Io ho un sogno, che i miei quattro bambini vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per il loro carattere.<ref>Dal discorso al Lincoln Memorial di Washington, 28 agosto 1963; citato in Ferdie Addis, ''I have a dream. I discorsi che hanno cambiato la storia'', traduzione di Valeria Bastia, De Agostini, Novara, 2012, [http://books.google.it/books?id=obMxU4M4kQ4C&pg=PT104 p. 104]. ISBN 978-88-418-7870-5</ref>
*I mali del [[capitalismo]] sono reali quanto i mali del militarismo e i mali del razzismo.<ref>Citato in ''Walter L. Hixson'', [https://books.google.it/books?id=DNId6HxkzQwC&pg=PA247&dq=%22The+evils+of+capitalism+are+as+real+as+the+evils+of+militarism+and+evils+of+racism%22 The Myth of American Diplomacy: National Identity and U.S. Foreign Policy], 2008, p. 247, ISBN 9780300150131.</ref>
*La discriminazione è una bestia che tormenta i neri in ogni singolo momento della vita per ricordare loro che la menzogna della loro inferiorità è accettata come una verità.<ref>Citato in AA.VV. 2018, p. 320.</ref>
*La libertà non viene mai concessa volontariamente dall'oppressore; dev'essere chiesta dagli oppressi.
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*Vanno da lui e gli dicono: da oggi sei libero. Ma non gli danno neppure il biglietto dell'autobus per andare in città. Non gli danno né i vestiti né le scarpe. Questo è ciò che l'America ha fatto con l'uomo nero.<ref>Citato in [[Federico Rampini]], [https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2018/04/03/news/martin_luther_king_jr_parla_ancora_all_america-192897331/ ''Martin Luther King Jr parla ancora all’America''], ''Rep.repubblica.it'', 3 aprile 2018.</ref>
*{{NDR|[[Ultime parole]] al pastore Branch}} Vecchio mio, non dimenticare stasera di cantare ''Il signore sia lodato'', e soprattutto di cantarlo bene!<ref>Come riportato dallo stesso Branch; video disponibile su ''[http://www.raistoria.rai.it/articoli/lassassinio-di-martin-luther-king/12621/default.aspx RaiStoria.Rai.it]''.</ref>
 
{{Int|1=Dal ''Oltre il Vietnam''|2=discorso tenuto nella chiesa di Riverside, New York, 4 aprile 1967, citato in [https://www.ildialogo.org/mlking/oltreilvietnam05072005.htm ''Oltre il Vietnam''], ''Ildialogo.org'', 5 luglio 2005}}
*C'é un nesso molto evidente e quasi elementare fra la guerra in Vietnam e la lotta che io e altri abbiamo intrapreso in America.
*Ho capito che l'America non avrebbe mai investito i fondi e le energie necessarie a riabilitare i suoi poveri, finché le avventure come il Vietnam avessero continuato a risucchiare uomini e talenti e denaro come una sorta di pompa aspirante, demoniaca e distruttiva.
*I mali del [[capitalismo]] sono reali quanto i mali del militarismo e i mali del razzismo.<ref>Citato in ''Walter L. Hixson'', [https://books.google.it/books?id=DNId6HxkzQwC&pg=PA247&dq=%22The+evils+of+capitalism+are+as+real+as+the+evils+of+militarism+and+evils+of+racism%22 The Myth of American Diplomacy: National Identity and U.S. Foreign Policy], 2008, p. 247, ISBN 9780300150131.</ref>
*Forse é stato un più tragico riconoscimento della realtà quando ho capito che la guerra faceva assai di più che devastare le speranze dei poveri in patria. La guerra mandava i loro figli e fratelli e mariti a combattere e a morire in una percentuale straordinariamente superiore alla loro consistenza proporzionale nella popolazione. Stavamo prendendo i giovani neri che la nostra società aveva mutilato, e li mandavamo a quindicimila chilometri di distanza, per garantire nel Sudest asiatico libertà a cui essi stessi non avevano accesso nel Sudovest della Georgia o a Harlem est. E così ci siamo trovati più volte di fronte alla crudele ironia di vedere sugli schermi televisivi ragazzi neri e bianchi che uccidono e muoiono insieme, per un paese incapace di farli sedere insieme nei banchi delle stesse scuole. E così li vediamo affiancati e solidali nella brutalità, mentre incendiano le capanne di un povero villaggio, ma ci rendiamo conto che a Chicago difficilmente potrebbero abitare nello stesso isolato. Io non potevo restare in silenzio di fronte a una così crudele manipolazione dei poveri.
*Com'é possibile che i miei interlocutori non sappiano che la Buona Novella si rivolge a tutti gli uomini: ai comunisti e ai capitalisti, ai loro figli e ai nostri, ai neri e ai bianchi, ai rivoluzionari e ai conservatori? Hanno dimenticato che il mio ministero é istituito in obbedienza a Colui che ha amato i suoi nemici al punto di morire per loro? E allora, che cosa posso dire ai vietcong, o a Castro, o a Mao, in qualità di ministro fedele di Costui? Posso minacciarli di morte, o non dovrò invece condividere con loro la mia vita?