Stefano Sommier: differenze tra le versioni

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+wlink, penso che questa citazione può entrare nella tematica vodka.
nota drójki
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==[[Incipit]] di ''Un'estate in Siberia''==
Il 21 giugno 1880 a sera, due ''drójki''<ref>Vettura leggera, scoperta e a quattro ruote trainata da cavalli, originaria della Russia.</ref> lasciavano l'eccellente Hôtel Duseaux e traversavano la città ed i sobborghi di Mosca, par andare alla stazione della ferrovia di Nijni-Nóvgorod. In uno di quei veicoli erano ammucchiati i bagagli, nell'altro stava lo scrivente, cogli occhi ansiosamente fissi sul primo ''drójki'', per vedere se le scosse prodotte dalle ineguaglianze delle pessime strade di Mosca non disseminassero lungo la via i suoi bagagli.<br>La mia attenzione però non era talmente assorta dalla contemplazione del bagaglio, da impedirmi di osservare lo stato della popolazione, e di fare delle riflessioni sulla sorgente di uno dei principali introiti dell'erario in Russia, sul monopolio cioè {{sic|del}} ''[[vodka|vódka]]'', che versa ogni anno nelle casse dello Stato la bellezza di quattrocento milioni di rubli. Era il lunedì di Pentecoste e, specialmente nei sobborghi, si scorgevano ad ogni passo gli effetti delle libazioni colle quali i ''mujík'' avevano festeggiato i giorni santi. Si vedevano gli uomini dalle folte barbe e dai lunghi soprabiti, percorrere barcollanti le strade, teneramente abbracciati a due a due, mentre altri erano sdraiati nella mota come corpi morti. Avevano un bel da fare le guardie di polizia a sedare le risse, ad allontanare dal mezzo della via quelli che avevano perso il senso della linea retta ed a raccattare quelli che non si reggevano più in piedi. Ogni momento si vedeva passare un ''drójki'' con uno di questi perturbatori dell'ordine pubblico, condotto dalle guardie a finire la giornata nella cella della prigione più vicina. <!-- (cap. I, pp. 1-2) -->
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==