Édouard Manet: differenze tra le versioni

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*Fra quelli che {{NDR|in Francia}} richiamarono la pittura dalla convenzionalità alla {{sic|inspirazione}} diretta della natura presto si manifestarono due correnti: l'una con Edoardo Manet, iniziatore, insieme col [[Edgar Degas|Degas]], della scuola dell<nowiki>'</nowiki>''aria aperta'', artefice luminoso, vibrante, ricercatore della macchia; l'altra con [[Gustave Courbet|Gustavo Courbet]], franco, vigoroso, solido, nemico di ogni volgarità, d'ogni falsa eleganza nell'''Enterrement à Ornans'', nella ''Biche forcée à la nage'', nella ''Curée'', ma duro, fosco, quasi repulsivo nella ''Chasse au renard'' e in altri quadri, dove l'originalità si cambia in stranezza, la scioltezza in esagerazione. ([[Pompeo Gherardo Molmenti]])
*Il talento del Signor Manet è fatto di semplicità e di esattezza. Senza dubbio, davanti alla natura incredibile di alcuni dei suoi colleghi si sarà deciso ad interrogare la realtà, solo con sé stesso: avrà rifiutato tutta la perizia acquisita, tutta l'antica esperienza, avrà voluto prendere l'arte dall'inizio, cioè dall'osservazione esatta degli oggetti. Si è dunque messo coraggiosamente di fronte a un soggetto, ha visto questo soggetto per larghe macchie, per opposizioni vigorose, e ha dipinto ogni cosa così come la vedeva. ([[Émile Zola]])
*[…] pochi giorni fa sono andata al [[Louvre]] con la granduchessa, siamo passate davanti all’''Olympia'' di Manet. Nessuno, ormai, se ne scandalizza. Sembra un [[Jean-Auguste-Dominique Ingres|Ingres]]! Eppure, sa Dio quante lance ho dovuto spezzare per quel quattro, di cui non tutto mi piace, ma che è sicuramente di qualcuno. Il Louvre, forse, non è proprio il suo posto. ([[Marcel Proust]])
 
==Note==