Karl Popper: differenze tra le versioni

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*Quel che rende interessante o significativa un'[[opera d'arte]] è qualcosa di affatto diverso dall'autoespressione. (da ''La ricerca non ha fine'')
*Se un [[lettore]] coscienzioso trova che un passaggio è oscuro, questo deve essere riscritto. (da ''La ricerca non ha fine'', traduzione e cura di Dario Antiseri, Armando Editore, 1997)
*[...] sono pienamente consapevole dei miei limiti e della mia incompetenza. So di [[sapienza|sapere]] poco, e neppure ciò è una mia scoperta: l'ho imparato da [[Socrate]]. (da ''Il posto della mente nella natura'', in Karl R. Popper, ''Tre saggi sulla mente umana'', traduzione di Sandro Benini, Armando, Roma, 1994. ISBN 88-7144-4833).
*Suppongo che la [[vita]], e più tardi la mente, si siano sviluppate o siano apparse in un universo che fino a quel punto ne era privo. La vita, o la materia vivente, in qualche modo emerse dalla materia inanimata; e non sembra del tutto impossibile che un giorno sapremo come ciò sia avvenuto. (da ''Osservazioni sulla comparsa della mente'', in Karl R. Popper, ''Tre saggi sulla mente umana'', traduzione di Sandro Benini, Armando, Roma, 1994. ISBN 88-7144-4833).
*Tutta la conoscenza umana rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna giustificazione [o ''verificazione''] compresa, beninteso, nessuna giustificazione [o ''verificazione''] definitiva di una confutazione. (da ''Poscritto alla logica della scoperta scientifica'')