Antonio Starabba, marchese di Rudinì: differenze tra le versioni
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==Citazioni sul marchese di Rudinì==
*Benché si sapesse che di Rudinì non godeva della piena fiducia del re, la classe politica riconosceva in lui un monarchico leale e un uomo onesto, che – a differenza di [[Francesco Crispi|Crispi]] – non si era appropriato del denaro delle banche né si era arricchito con la vendita di titoli onorifici. Dal punto di vista di Umberto, di Rudinì aveva il vantaggio di essere più malleabile ed arrendevole del suo predecessore. ([[Denis Mack Smith]])
*Bisogna notare che il marchese Di Rudinì, a Corte, non aveva che pochi amici. La morte del conte Visone<ref>Giuseppe Visone, ministro della Real Casa di Umberto I di Savoia.</ref> gli avrebbe offerto forse l'occasione di nominare – come avrebbe tentato Crispi – un ministro politico di sua fiducia presso la persona del Re; ma lui, anima troppo superiore di fatalista, non pensò mai all'opportunità di coprire quel vuoto... anche per evitare una noia a S. M. {{NDR|Umberto I}}, che non amava vedersi intorno visi nuovi.<br>Rudinì, a chi ripetutamente gli consigliava tale nomina, rispondeva, a propria scusa, che non si sentiva abbastanza forte per imporsi alla Corona... E, fra una stretta di spalle e l'altra, non ne fece mai nulla. ([[Leopoldo Pullè]])
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