Lucrezia Borgia: differenze tra le versioni

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*Lucrezia Borgia è la figura più sciagurata fra le donne nella storia moderna. È forse tale perché fu la più colpevole? Ovvero le tocca soltanto portare il peso di un'esecrazione che il mondo per errore le ha inflitto? ([[Ferdinand Gregorovius]])
*Lucrezia, la cui figura egli {{NDR|[[Papa Alessandro VI]]}} fece immortalare dal pennello del [[Pinturicchio]]: un volto pallido e angelico, gli occhi a mandorla, il naso sottile e appuntito, la bocca piccola, il collo lungo e levigato, le mani diafane e affusolate, i capelli biondi e lunghissimi (così lunghi e pesanti che le procuravano violente emicranie). Il pittore umbro, che fu per un certo periodo agli stipendi del Papa, era noto per la sua cortigianeria. Dubitiamo perciò che questo ritratto sia fedele all'originale anche perché da documenti scritti risulta che i contemporanei non si trovavano affatto d'accordo sull'avvenenza di Lucrezia. Se comunque essa non fu la stupenda creatura dipinta dal Pinturicchio, ebbe molte altre doti che la resero una delle donne più affascinanti del Rinascimento, e una delle più discusse. ([[Indro Montanelli e Roberto Gervaso]])
* Se Teodora di Bisanzio fu bravissima a far dimenticare le sue dissolutezze giovanili, Lucrezia – vissuta un migliaio d'anni più tardi – da cinque secoli si trascina l'ingiusta fama di essere il simbolo della femmina che per raggiungere e conservare il potere utilizza senza remora alcuna il sesso, l'incesto e il delitto. Il ritratto della spregiudicata avvelenatrice, riproposto fino all'Ottocento da [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]] e da [[Victor Hugo]], e che ispirò anche [[Lucrezia Borgia (opera)|l'opera]] di [[Gaetano Donizetti]], è completamente falso e solo in anni recenti è stato rivisto. ([[Bruno Vespa]])
*Senza riandare i fatti della sua vita privata in Roma, giova il ricordare, che divenuta Duchessa di Ferrara si mostrò mecenate splendidissima dei dotti, e madre amorosa dei poveri. ([[Ginevra Canonici Fachini]])
*Tale l'atmosfera di Roma, nella quale Lucrezia Borgia viveva, senza essere essa stessa migliore né peggiore delle donne del tempo suo. Ebbe spirito gaio e leggiero. Non sappiamo se abbia mai avuto a sostenere lotte morali; se siasi mai trovata in uno stato di contradizione interiore con le azioni della sua vita o con coloro che l'attorniavano. Teneva una corte, che il padre avrà trattata con larghezza e profusione; ed era in frequentissime relazioni con le corti de' fratelli suoi. Essa era la compagna e l'ornamento delle loro feste; essa la confidente degli intrighi nel Vaticano, rivolti a crescere la grandezza de' Borgia. E in tal scopo dovevasi ben presto concentrar tutto quanto potesse più vivamente starle a cuore. In verità, non mai, neanche nel tempo posteriore, si mostra donna di genio straordinario. In lei non una delle qualità atte a farne una ''Virago'', come Caterina Sforza o Ginevra Bentivoglio. E non possedeva neppure quello spirito dell'intrigo proprio di una Isotta da Rimini, ovvero la potenza intellettuale di una Isabella Gonzaga. Non fosse stata figliuola di Alessandro VI e sorella di Cesare, difficilmente sarebbe stata notata nella storia del tempo suo, ovvero sarebbe ita perduta nella moltitudine, come donna seducente e assai corteggiata. Pure, nelle mani di suo padre e suo fratello, diventò istrumento e vittima altresì di calcoli politici, a' quali ella non ebbe forza alcuna di oppor resistenza. ([[Ferdinand Gregorovius]])